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15 ott 2012
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I cinesi sono i top spender 2012 di Tax Free Shopping in Europa

Pubblicato il
15 ott 2012

Secondo Global Blue (la società conosciuta come leader a livello mondiale nel Tax Free Shopping, il servizio che offre ai turisti stranieri la possibilità di ricevere il rimborso dell’IVA sui beni acquistati e che vengono esportati nel proprio bagaglio personale), in Europa il Tax Free Shopping ha un valore complessivo di circa 30 miliardi di euro e continua a crescere: un incremento del 28% è stimato per fine 2012, con un ulteriore +18% per il 2013.

Positivi i primi nove mesi dell’anno, in cui il mercato ha visto un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie soprattutto al boom degli acquisti dei cinesi, per la prima volta in testa alla classifica delle nazionalità top spender. La Francia si conferma la meta europea più ambita dai globe shopper, seguita dall’Italia, che quest’anno supera la Gran Bretagna e si afferma come secondo mercato all’interno dell’Unione Europea.

Sono queste le principali evidenze presentate a Milano da Global Blue, presente in 40 Paesi, con oltre 270.000 affiliati e più di 500 punti di rimborso che annovera trai suoi clienti principali importanti gruppi dei settori moda, pelletteria, gioielleria, elettronica, grande distribuzione e hotellerie, e che fornisce i propri servizi e prodotti a viaggiatori, esercenti e società finanziarie.

Il primato degli acquisti Tax Free in Europa spetta per la prima volta ai cinesi, che nei primi nove mesi dell’anno hanno rappresentato il 23% del totale e hanno visto una crescita del 62% rispetto al periodo gennaio–settembre 2011. I russi scendono quindi al secondo posto nella classifica dei top spender, pur mantenendo una quota prossima al 20% del Tax Free Shopping europeo e un incremento del 30% nel periodo considerato.

Il sorpasso dei cinesi va inquadrato nella crescente rilevanza dei globe shopper asiatici in Europa: questi ultimi, insieme a Thailandia, che è entrata per la prima volta nella top ten, Hong Kong, Taiwan e Giappone rappresentano oltre il 34% del totale europeo. E proprio il Paese del Sol Levante presenta dei dati assolutamente positivi: dopo un 2011 difficile, torna sul podio con la terza posizione (5% degli acquisti, +46% circa). Meno promettente, invece, l’andamento di americani e brasiliani, che nei primi nove mesi di quest’anno hanno generato solo il 4% e il 3% del business Tax Free del Vecchio Continente.

In Italia il Tax Free Shopping, che vale oltre 5 miliardi di euro, ha fatto registrare nei primi nove mesi del 2012 un’ottima performance, con una crescita del 32% circa e una quota pari al 19% del mercato europeo, posizionando il nostro Paese come il secondo preferito dai turisti extra UE. Gli acquisti Tax Free continuano a essere dominati dai russi e dai cinesi, che valgono rispettivamente il 27% e il 18% del totale. Seguono i giapponesi che, nonostante la spesa notevolmente inferiore (rappresentano solo il 7% del totale), tornano a crescere con un tasso importante (+51%), facendo sperare in una solida ripresa dopo il periodo di flessione che li ha coinvolti. Anche gli americani sono presenti tra le nazionalità top spender con il 6% degli acquisti, segno che continuano ad apprezzare il Belpaese per lo shopping. Il negozio tradizionale si conferma il canale preferito dai globe shopper, benché l’outlet mostri un trend di sviluppo notevole e una crescita del 54% rispetto ai primi nove mesi del 2011.

Nel periodo gennaio–settembre 2012, la Francia conferma il primato tra i Paesi europei e catalizza il 23% dello shopping dei turisti extra UE per un valore di 7 miliardi di euro, in aumento del 26% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In Francia, le prime quattro nazionalità, che rappresentano quasi il 52% del mercato, sono i cinesi, con il 29% degli acquisti, seguiti da russi (10%), giapponesi (8%) e americani (5%). Interessanti i dati relativi ai Department Store, che assorbono il 26% delle vendite, mentre il Fashion, probabilmente grazie ai nomi dell’alta moda francese, continua a essere la categoria merceologica più acquistata (oltre il 50% degli acquisti).

Nonostante i grandi eventi che hanno visto Londra protagonista del 2012, tra cui le Olimpiadi e il Giubileo Reale, la Gran Bretagna ha deluso le aspettative e si colloca oggi al terzo posto in Europa, con una quota del 18% circa e una crescita del 21% rispetto ai primi nove mesi del 2011, per un valore di 5 miliardi di euro. A differenza degli altri Paesi, la Gran Bretagna si caratterizza per il gran numero di turisti provenienti dal Medio Oriente, top spender con una quota del 25% e un incremento del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I cinesi, che attualmente valgono circa il 20% della spesa Tax Free, hanno fatto però registrare la percentuale di crescita più elevata (+45%). Non viene ancora adeguatamente considerato e sfruttato invece il potenziale rappresentato dai turisti russi, che rappresentano solo il 5% del mercato. Per quanto riguarda i canali distributivi, il Department Store risulta essere il luogo preferito dai globe shopper diretti in Gran Bretagna, con il 51% degli acquisti complessivi.

La Germania mantiene il quarto posto nella classifica del Tax Free Shopping europeo, con un peso pari al 16%. Questo mercato si è tuttavia distinto per la percentuale di crescita più marcata (ben +52% nel periodo gennaio – settembre 2012), un risultato dovuto probabilmente al fatto di essere diventato l’hub europeo per turisti cinesi e russi, che trainano la spesa tax free del paese. Notevole infatti è proprio l'incremento dei turisti del Paese del Dragone (+92%), che hanno raggiunto una quota di mercato pari al 31%, posizionandosi come top spender del mercato, davanti ai russi (23%). Da rilevare, inoltre, l’importanza acquisita dal comparto gioielleria e orologi, che attira la parte più consistente del budget dei turisti, catalizzando il 40% delle vendite (+89% rispetto al 2011).

Interessanti, infine, anche i dati relativi alla Spagna, un mercato che, per quanto faccia registrare una quota ancora contenuta (4%) presenta un buon potenziale di crescita (+34%), soprattutto concentrate nell’area di Barcellona. Analogamente a quanto rilevato per l’Italia, anche il Tax Free Shopping spagnolo vede protagonisti russi e cinesi, che insieme detengono il 36% del mercato. Seguono i giapponesi con il 6% degli acquisti e la crescita più alta (62%). Si registrano anche buone potenzialità per gli outlet che, nel periodo gennaio–settembre 2012, hanno visto un incremento delle vendite del 42%.

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