7 mag 2014
I cambi valutari e il golf gravano sul business di Adidas nel primo trimestre
7 mag 2014
Il produttore tedesco di articoli sportivi Adidas ha pubblicato un utile netto in calo nel primo trimestre, facendo meno bene di quanto stimato dagli analisti, a causa degli effetti di cambi valutari negativi e delle difficoltà attraversate dal suo marchio di golf TaylorMade.
Da gennaio a marzo, il gruppo delle tre strisce ha visto scendere l'utile netto del 34% in un anno, a 204 milioni di euro, mentre gli analisti intervistati dall'agenzia Dow Jones Newswires avevano previsto un calo meno marcato, a 225 milioni di euro.
Inoltre, il fatturato aziendale si è contratto del 6%, a 3,53 miliardi di euro, mentre l'utile operativo è diminuito del 31%, a 303 milioni di euro.
Questi risultati sono stati giudicati nell'insieme "deludenti" da Herbert Sturm, analista della banca tedesca DZ Bank. Il degrado delle prestazioni di Adidas si spiega soprattutto con il minore contributo agli utili dei suoi prodotti per il golf a marchio TaylorMade (e infatti il gruppo ha intrapreso un riposizionamento strategico di questo brand), oltre che da effetti di cambio nuovamente negativi, fatto di cui Adidas si è spesso lamentato negli ultimi mesi.
Tali concause negative, che si sono tradotte in oneri per 80 milioni e 50 milioni di euro rispettivamente, "hanno mascherato le nostre ottime performance sui mercati emergenti, oltre che nel retail", ha sottolineato il leader di Adidas, Herbert Hainer, citato in un comunicato.
Senza tenere conto di questi effetti di cambio, le vendite sono comunque rimaste stabili sull'anno e sono cresciute del 22% nei negozi monobrand del marchio tedesco, sostenute dai buoni risultati dei marchi Adidas e Reebok, evidenzia il gruppo. "Analizzando in profondità i nostri risultati, ci sono molte tendenze positive. In più, possiamo aspettarci un periodo di crescita accelerata e di dinamismo per il resto del 2014", ha aggiunto il boss dell'azienda.
Il gruppo ha confermato i suoi obiettivi per il 2014, e cioè l'aumento a una cifra delle proprie vendite (escludendo gli effetti valutari) e un utile netto compreso tra gli 830 milioni e i 930 milioni di euro, che spera di ottenere soprattutto grazie al Mondiale di calcio in Brasile quest'anno. Il brand punta anche ad ottenere un margine lordo, indicatore della redditività di un'azienda, compreso in una forchetta che va dal 49,5% al 49,8%, dopo il 49,3% registrato nel 2013.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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