Di
Adnkronos
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Pubblicato il
6 lug 2012
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I 90 anni di Pierre Cardin , uno dei creatori di moda più geniali e versatili
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6 lug 2012
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Spegnere 90 candeline. Per molti potrebbe rappresentare un eccellente traguardo, soprattutto se si raggiunge in buona salute. Per Pierre Cardin pare sia invece soltanto un nuovo punto di partenza. L'ennesimo per uno dei creatori di moda più geniali e versatili, le cui proposte spesso pionieristiche hanno attraversato tutta la seconda metà del 900 e ancora non smettono di stupire negli anni duemila.
Una modella indossa una crezione di Pierre Cardin durante una sfilata a Istanbul (2006, Xinhua) - Foto Adnkronos |
Il 7 luglio la felice ricorrenza, che lo stilista non festeggia però secondo i comuni canoni. Ma lo fa lasciando ancora una volta tutti a bocca aperta. Soprattutto chi voleva la maison in difficoltà finanziarie e pronta a cedere quote ai grossi gruppi di alta moda francese. Pierre Cardin rilancia e torna a calcare le scene dei fashion show internazionali con due nuove collezioni. La prima dedicata all'uomo, presentata alle recenti sfilate di Parigi, e la seconda alla donna, che andrà in scena a settembre.
Le creazioni che Cardin dedica all'uomo della primavera/estate prossima raccolgono quella ispirazione futurista che già negli anni Sessanta lo stilista aveva fatto propria. In tutto ottanta modelli che si caratterizzano per i colori forti e accesi e per la scelta di tessuti particolari, come il tweed. La giacca diventa una sorta di gilet dalle spalle costruite e ampie, spaziali. Mentre l'effetto materico conquista uno spazio importante all'interno della collezione con tartan retrò e innovativo neoprene. Non resta ora che da attendere quali saranno le sorprese per la donna che sfilerà sulla passerella d'autunno.
Ma la genialità di Cardin non si ferma certamente alla moda. Si muove a 360 gradi sin dove c'è spazio per la creatività, sia essa arte, cinema o teatro, ma anche architettura. Questa, in particolare, è l'ultima sfida lanciata dallo stilista. Che ha un nome: Palais Lumière. Si tratta di una torre di 240 metri, tripla, che verrà realizzata tra Mestre e Venezia in occasione di Expo 2015.
Un rendering del "Palais Lumière" |
D'altra parte Pierre Cardin, in realtà Pietro Cardin, è italiano. Nasce nel 1922 a San Biagio di Callalta, in provincia di Venezia. Dunque il suo attaccamento a quella terra ha una ragione molto personale. La sua famiglia, dopo la guerra, è costretta a lasciare l'Italia e trova rifugio in Francia, dove la brillante carriera di Cardin inizierà nel 1945.
Per la torre, ultratecnologica e avveniristica, c'è già l'ok del Comune di Venezia. La giunta ha espresso il suo assenso alla costituzione di un accordo di programma fra il Comune e gli investitori per la realizzazione dell'opera a Porto Marghera. Il progetto preliminare mira a cambiare completamente il panorama dell'area tra Marghera e Mestre, tagliata in due da via della Libertà e dalla ferrovia.
La Torre della Luce sarà composta di sei dischi circolari sostenuti da tre torri simili ma di diversa altezza disposte a stella con uno spazio libero tra loro per consentire la circolazione del vento. La destinazione d'uso sarà per lo più collettiva, tra commerciale e ricreativa. Gli investimenti di Pierre Cardin in campo immobiliare sono molteplici, del resto.
Un defilé di Pierre Cardin a Mosca nel giugno 2011 |
All'inizio degli anni Settanta apre a Parigi 'L'Espace Pierre Cardin', in avenue Gabriel con tanto di teatro, ristorante, galleria d'arte, cinema e studio di creazione di arredamento. Acquista poi la catena di ristoranti e hotel Maxim's. E ancora le rovine di un castello a Lacoste (che era del marchese de sade) dove organizza spettacoli teatrali. A venezia possiede Ca' Bragadin e a Parigi anche il Palais Bulles progettato da Lovag Antti. Omaggio ai suoi bubble dress che lo consacrano tra i grandi couturier francesi del tempo.
Fu proprio con Jeanne Paquin, Elsa Schiapparelli, Jean Cocteau (nel 1946, per i costumi della 'Bella e la bestia') che mosse i suoi primi passi nel mondo dell'alta moda francese. Con Christian Dior in particolare, della cui maison divenne capo d'atelier nel 1947 e che ancora Cardin oggi riconosce come il suo grande maestro.
Solo nel 1950 decise di aprire la sua casa di moda in Rue Richepanse di Parigi nella quale realizzava anche costumi teatrali, sua grande passione non tramontata con il tempo. Proprio lo scorso 29 giugno è andata in scena a Stia 'Casanova', la commedia musicale che porta la firma di Pierre Cardin in quanto prodotta dall'Espace Cardin di Parigi, in collaborazione con l'amministrazione comunale di Stia. E' stata scritta dal giovane artista padovano Daniele Martini e i costumi sono realizzati da monsieur Cardin.
Insomma, da chi ha inventato il prêt-à-porter, ha eliminato il colletto dalle giacche dei Beatles, è stato espulso dalla Camera Sindacale di Francia per avere realizzato nel 1957 una collezione di vestiti per i grandi magazzini 'Printemps' (e pensare che oggi i grandi nomi fanno a gara per produrre capsule collection cheap per i grandi magazzini o per i brand low cost come Zara o H&M), ha aperto per primo nel 1958 un negozio in Giappone, ha contribuito alla nascita e al successo del New Look, ci si aspetterebbe un buon ritiro. E invece no. Pierre Cardin rimescola le carte e si rimette in gioco. A 90 anni.
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