9 feb 2022
Hugo Boss chiude a Scandicci
9 feb 2022
Hugo Boss lascia Scandicci. La casa di moda tedesca ha annunciato la chiusura del suo stabilimento in provincia di Firenze, distretto di punta a livello globale della pelletteria di lusso, dove impiega attualmente 22 addetti. Immediata la risposta delle sigle sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil che hanno chiesto l'apertura di un tavolo con Regione Toscana e Confindustria Moda sulla vicenda.
Il 10 gennaio è previsto un incontro in videoconferenza tra azienda e sindacati, mentre i lavoratori hanno dato vita a un presidio davanti ai cancelli della fabbrica, dedicata a modelleria, prototipia e sviluppo del prodotto per pelletteria e calzature donna. Presente anche il sindaco Sandro Fallani.
L'azienda, secondo quanto reso noto dai sindacati, intende delocalizzare le lavorazioni di Scandicci in Asia (pelletteria) e in Portogallo (calzature donna), affermando che sui mercati di riferimento non ci sarebbe più interesse per il Made in Italy.
Netta la smentita di Hugo Boss sul merito della dichiarazioni. Il brand ha specificato a FashionNetwork.com di aver preso la decisione “dopo una profonda analisi interna, che ha comportato la riorganizzazione di “processi e flussi di lavoro nel settore scarpe e accessori”.
Inoltre, aggiunge la nota ufficiale dell’azienda, al fine di minimizzare il più possibile l'impatto sulla forza lavoro impiegata nel sito, “Hugo Boss sta lavorando a stretto contatto con dipendenti e rispettivi sindacati per esplorare tutte le opzioni possibili”.
Hugo Boss è "il primo grande brand di moda che se ne va da Scandicci, anziché arrivarci", contrattaccano le organizzazioni, per cui "la questione interroga, oltre che il mondo del lavoro, anche quello delle imprese e delle e istituzioni: mentre altri brand investono da noi, questo è uno schiaffo a Scandicci e al polo toscano della pelletteria".
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