Ansa
1 lug 2020
Hong Kong: la Cina vara nuova legge sulla sicurezza nazionale
Ansa
1 lug 2020
Il presidente cinese Xi Jinping ha firmato l'ordine presidenziale per promulgare la nuova legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong. La legge è stata inserita nell'elenco delle leggi dell'Allegato III della Basic Law, la costituzione dell'ex colonia britannica.
L'Ufficio per gli affari di Hong Kong e Macao del governo centrale ha rimarcato che la misura è una "pietra miliare" del modello 'un Paese, due sistemi' e sarà una "spada affilata sulle teste di quanti mettono in pericolo la sicurezza nazionale": sarà una minaccia per una minoranza e un "santo patrono" per la maggior parte dei residenti di Hong Kong, proteggendo le loro libertà.
Il voto, secondo Cable Tv, è maturato all'unanimità all'interno del Comitato permanente del Congresso nazionale del Popolo, ramo legislativo del parlamento di Pechino. La mossa, che ha causato la dura opposizione di Usa, Ue e Gran Bratagna, è vista come una stretta all'ampia autonomia di Hong Kong prevista al momento del passaggio della città dalla sovranità di Londra a quella di Pechino.
"Questa legge rischia di minare seriamente l'alto livello di autonomia di Hong Kong e l'indipendenza del potere giudiziario. La Ue deplora questa decisione": così il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, durante la conferenza stampa al termine del summit Ue-Corea del Sud.
Demosisto si scioglie dopo il via libera della Cina alla legge. È la comunicazione postata su Twitter dal partito pro-democrazia fondato da attivisti studenteschi come Joshua Wong, Nathan Law, Jeffrey Ngo e Agnes Chow, che hanno rassegnato le dimissioni dal partito. "Dopo molte deliberazioni interne, abbiamo deciso di sciogliere e di interrompere tutte le operazioni come gruppo date le circostanze", si legge nel post. Demosisto è finito nel mirino per le campagne a favore delle riforme come il suffragio universale.
La legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina "segna la fine della Hong Kong che il mondo conosceva. Con poteri spazzati via e una legge indefinita, la città diventerà uno stato di polizia segreta": lo scrive su Twitter l'attivista pro-democrazia Joshua Wong.
Hong Kong prenderà le "necessarie contromisure nell'ipotesi di sanzioni da parte degli Stati Uniti": è la posizione della governatrice Carrie Lam che, nella conferenza stampa settimanale, ha precisato che le misure americane, qualunque possano essere, "non ci spaventano".
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