Hermès e Selfridges lasciano il Fashion Pact, ora copresieduto da Helena Helmersson (H&M)
Lanciata nel 2019 durante il G7 di Biarritz, l'iniziativa Fashion Pact afferma oggi di rappresentare un terzo del mercato globale della moda, dall'entry-level al lusso, con l'obiettivo di trovare degli elementi-chiave per limitare l'impatto dannoso di questa attività sul pianeta. Il movimento è ora co-presieduto da Helena Helmersson, General Manager del gruppo svedese H&M dal gennaio 2020. Ma il Fashion Pact deve anche registrare una serie di defezioni, e non di poco conto, dal momento che la casa di moda e lusso francese Hermès, il grande magazzino britannico Selfridges e l'etichetta inglese Stella McCartney in modo discreto hanno lasciato l'organizzazione, ha rilevato Business Of Fashion.
Si tratta di brand che già da molti anni sono impegnati in strategie di Responsabilità Sociale d’Impresa, e che sarebbero usciti dal Fashion Pact a causa degli scarsi progressi compiuti dalla sua creazione quattro anni fa, secondo i media specializzati.
Contattata da FashionNetwork.com, la direzione del Fashion Pact conferma tali partenze, ma ritiene “normale che vi siano fluttuazioni nel numero di adesioni nel corso del tempo”, con nuovi membri che si uniscono a The Fashion Pact e “altri che decidono di porre fine alla loro partecipazione. In effetti, tutto ciò contribuisce a far sì che l'adesione sia composta da aziende fortemente impegnate sugli obiettivi del Fashion Pact e che contribuiscano al progresso collettivo dell'iniziativa”.
“Sebbene il nostro numero di membri sia leggermente diminuito, va notato che abbiamo aggiunto aderenti dai grandi volumi d’affari, come i gruppi OTB (Diesel, Marni...) e MF Brands (Lacoste, Aigle, Gant...), che sono attori più importanti e che hanno un impatto significativo”, continua il Fashion Pact, che indica di aver approvato due nuovi ingressi - i cui nomi non sono stati svelati - e di avere allo studio altre cinque candidature.
Helena Helmersson sostituisce François-Henri Pinault
Sostituendo alla copresidenza François-Henri Pinault, CEO di Kering e co-fondatore del Fashion Pact, che continuerà a sedere nel comitato di gestione, Helena Helmersson opererà insieme a Paul Polman. Quest'ultimo, già amministratore delegato di Unilever dal 2009 al 2019, è stato rieletto copresidente.
“Di fronte all'emergenza climatica che stiamo vivendo oggi, dobbiamo lavorare insieme per affrontare le sfide future che ci attendono, sfide che un'azienda da sola non può risolvere”, ha commentato Helena Helmersson.
Riunendo player di moda, distribuzione e lusso come Burberry, Kiabi, Mango, Farfetch, Carrefour, Armani, Etam e Adidas, il Fashion Pact ha l'ambizione di “accelerare gli sforzi collettivi, dai fornitori ai distributori, e ora prevede di approfondire la sua azione per concentrarsi maggiormente sulle attività a monte della catena del valore”, spiega l'organizzazione in un comunicato.
I suoi membri, circa una sessantina, affermano di sperare di utilizzare il 100% di energia rinnovabile entro il 2030 e di raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050.
Dal 2020, il Fashion Pact ha ad esempio istituito un “accordo collettivo per l’acquisto di energia elettrica virtuale” (o CVVPA), un dispositivo volto a sviluppare l'uso delle energie rinnovabili in Europa. L'accordo sviluppa anche un benchmark comune in materia di biodiversità per misurare l'impatto delle aziende su fauna e flora e aiutarle a definire strategie più rispettose degli organismi viventi.
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