Reuters API
Gianluca Bolelli
20 lug 2018
Hermès accelera nel secondo trimestre con la pelletteria e il prêt-à-porter
Reuters API
Gianluca Bolelli
20 lug 2018
Hermès ha visto accelerare la propria crescita, escludendo gli effetti dei cambi, nel secondo trimestre. Una prestazione trascinata da una solida progressione della pelletteria, sua divisione principale, e da un nuovo balzo in avanti nel prêt-à-porter e negli accessori.
Il gruppo, famoso per le borse “Birkin” o i foulard di seta, ha visto le proprie vendite raggiungere gli 1,46 miliardi di euro, segnando un incremento del 7,2% a dati pubblicati, limitato dagli effetti negativi dell'aumento dell'euro rispetto al dollaro.
Tuttavia, a cambi costanti, la sua crescita è risultata essere dell’11,6%, meglio del 10,8% del primo trimestre e del 10% atteso in media dagli analisti.
“Hermès ha messo a segno un trimestre solido, con una crescita sempre molto sana, trascinata soprattutto dai volumi”, ha dichiarato Axel Dumas, CEO di Hermès, in una conferenza telefonica con la stampa.
Anche se sono emerse alcune preoccupazioni riguardo all'evoluzione della domanda cinese, legate soprattutto al calo della Borsa di Shanghai e dei prezzi degli immobili, Axel Dumas ha dichiarato di non percepire "nessuna flessione" della domanda in Cina, dove Hermès “cresce in doppia cifra da molti anni”.
Come numerosi suoi concorrenti, in particolare Louis Vuitton, di proprietà di LVMH, Hermès ha diminuito i prezzi in Cina dopo il taglio dei dazi doganali annunciato da Pechino. Axel Dumas ha precisato che questo calo è stato del 4% all’inizio di luglio.
La pelletteria, principale divisione del gruppo, ha accelerato il passo, firmando una solida progressione dell’8,4% (dopo il +7,5% del trimestre precedente), mentre le vendite di vestiti e accessori sono cresciute ancora del 16,4% (dopo un +17,1%).
Il gruppo ha dichiarato che la sua redditività operativa corrente del primo semestre dovrebbe essere vicina al livello record (34,3%) raggiunto nel primo semestre 2017, grazie alla crescita del business e all'imprevedibile impatto delle coperture valutarie.
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