5 giu 2015
Haute Couture di Parigi: due nuove case di moda invitate in luglio
5 giu 2015
Le griffe Ilja e Ulyana Sergeenko avranno entrambe nuova visibilità alla prossima settimana della moda di Parigi. Il comitato direttivo della Chambre Syndicale di Francia ha infatti “invitato” questi marchi a poter presentare le loro collezioni nel calendario della couture del prossimo luglio. Un bel riconoscimento per queste due stiliste, dagli stili opposti, che sfilano a Parigi già da qualche anno.

La designer olandese Ilja Visser sfila nella capitale francese da due anni nel corso della settimana della haute couture, ma nel programma “off”. Ora entra nel selezionatissimo calendario ufficiale. Formatasi alla scuola d'arte di Arnhem, andata poi a perfezionarsi a New York da Donna Karan e Maria Cornejo, e in seguito a Milano, ha creato la propria linea di moda, Ilja, nel 2005.
Subito dopo, trascinata da un inizio promettente, ha lanciato nel 2006 anche una linea di prêt-à-porter chiamata Ready To Fish. Dal 2009, la sua maison ha sede ad Amsterdam. Dotata di una visione concettuale e di un approccio artistico alla moda, Ilja Visser lavora sui volumi e le forme come una scultrice, giocando con maestria su materiali e tagli.
Anche Ulyana Sergeenko sfilava nel calendario “Off”, a margine del calendario parigino della Haute Couture da tre anni. Nativa del Kazakistan, questa ex modella con studi in filosofia ha lanciato il proprio brand nell'aprile del 2011 collocando la sede della sua azienda a Mosca.

La Sergeenko si è fatta notare molto presto per il suo stile sofisticato e un poco retro. La stilista ha fatto delle sue origini il proprio marchio di fabbrica, basandosi sul patrimonio e la cultura della Russia, mescolando tradizioni ancestrali e più recenti ispirazioni dall’Unione Sovietica comunista che ha scosso la sua infanzia, con in primo piano la figura di sua nonna, realizzando uno stile glamour-chic occidentale.
Attraverso le sue creazioni, la stilista riscrive la grande storia della Russia, mettendo in risalto il savoir-faire degli artigiani della regione, oltre che delle tecniche antiche e delle capacità manuali che stanno scomparendo.
L'azienda, volontariamente concentrata sull'attività di haute couture, è passata da 5 sa più di 100 dipendenti in pochi anni, con gli abiti della maison che hanno sedotto molte celebrità, da Natalia Vodianova a Dita von Teese.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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