10 apr 2014
Harmont & Blaine apre a Mosca e lancia il progetto “Global Cities”
10 apr 2014
È stata inaugurata il 10 aprile la prima boutique di Harmont & Blaine a Mosca, in Kuznetsky Most 7, nel cuore del centro culturale e commerciale della città. Si tratta della prima delle 3 che saranno aperte nel corso del 2014 nella capitale russa (le prossime sorgeranno presso il Crocus City Mall e l’Atrium Mall), alle quali seguiranno altre due nel 2015. L’investimento annuo previsto per la retail operation è di circa 12 milioni di euro ed è realizzato in partnership con l’agenzia Staff Service, che cura la distribuzione del brand sul territorio russo e nell’area delle ex repubbliche sovietiche. “Il presidio di Mosca – ha commentato l’Amministratore Delegato Domenico Menniti – è di estrema importanza per Harmont & Blaine, sia per il turismo nazionale che per quello internazionale: sulla capitale si concentra infatti circa il 70% dello shopping di lusso dell’intera Russia”.
La boutique di Kuznetsky Most 7, che ospita le collezioni Uomo e Donna di Harmont & Blaine, si estende su 250 metri quadrati con 3 vetrine che si affacciano sul fashion district della capitale, a pochi passi dalla Piazza Rossa, dal teatro Bolshoi e dai Grandi Magazzini Gum e Tsum. A tagliare il nastro insieme a Domenico Menniti e all’Ambasciatore Italiano in Russia, Cesare Maria Ragaglini, una madrina di assoluta eccezione: Sophia Loren, icona dell’Italia nel mondo.
Con il taglio del nastro, l’azienda ha dato simbolicamente il via ad un significativo piano di espansione internazionale che passerà attraverso il presidio delle “Global Cities”: le capitali mondiali del turismo e dello shopping che diventano sempre più volano di sviluppo e di visibilità worldwide. “Parte da Mosca il cammino che ci porterà a essere presenti entro i prossimi 3 anni nelle principali città del mondo. Le prime dove il bassotto avrà un suo indirizzo saranno Parigi e Londra nel 2015, cui seguirà New York, dove apriremo prima una sede, poi un flagship. Nel 2016 sarà, invece, la volta di Tokyo e Singapore. Queste mete andranno ad aggiungersi alle già presidiate Mosca, Hong Kong, Istanbul, Dubai e Città del Messico”, ha spiegato a FashionMag Domenico Menniti, AD di Harmont & Blaine.
Ma il marchio ha imminenti progetti anche in Italia. Entro l’estate avverrà infatti l’opening di Roma, “una città dove sono in corso cambiamenti nelle principali vie dello shopping (Via del Babuino, per esempio, verrà pedonalizzata) e dove diversi gruppi hanno fatto investimenti importanti in termini di acquisizioni di proprietà immobiliari e sono ora alla ricerca di brand che vadano a qualificare quelle zone. Abbiamo fatto una serie di sopralluoghi e definiremo entro poche settimane la location romana”, prosegue l’AD. “Nel secondo semestre di quest’anno sarà poi la volta di Venezia; per ora stiamo valutando opzioni in alcuni locali nelle Mercerie, nel sestiere di San Marco”.
In Russia Harmont & Blaine è già presente con boutique a Tyumen, Ekaterinburg (2 location), Nizhniy Novgorod, Rostov-on-Don. Nei Paesi ex sovietici il Bassotto ha inoltre boutique a Baku (Azerbaigian), Yerevan (Armenia) ed è attesa nelle prossime settimane l’inaugurazione del punto vendita di Almaty (Kazakistan). Entro 3 anni le boutique russe del marchio napoletano raggiungeranno quota 15 e nello stesso arco di tempo l’azienda concentrerà le proprie forze sulla crescita nel mercato americano (Nord e Centro-Sud America), in Europa Continentale e, grazie alla recente sentenza favorevole del Dipartimento d’Appello dell’Ufficio Brevetti Cinese sulla tutela del marchio, sul rientro nel mercato cinese. Oggi Harmont & Blaine annovera 70 monomarca all’estero e una presenza in 54 Paesi nel mondo, con un presidio particolarmente forte in Medio Oriente, Centro America ed Europa Mediterranea.
In occasione dell’inaugurazione, le vetrine della boutique di Kutnetsky Most 7 sono state impreziosite da una site specific performance curata dalla Galleria Mazzoleni e realizzata dall’artista Marco Lodola, che ha presentato una rivisitazione concettuale del legame culturale tra Italia e Russia attraverso una installazione raffigurante tre ballerine classiche (nei colori della bandiera russa) per celebrare il legame in un’arte in cui entrambi i Paesi hanno sempre eccelso. Sul palco dei Grandi Magazzini Gum si sono poi esibiti numerosi artisti italiani e locali. Le voci di Jo Squillo e di Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, tra i cantanti italiani più popolari in Russia, hanno intrattenuto gli ospiti fino a tarda sera.
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