29 ott 2013
Harmont & Blaine : III trimestre 2013 in crescita a 57,5 milioni di euro
29 ott 2013
Harmont & Blaine chiude i primi nove mesi del 2013 con un fatturato di 57,5 milioni di euro che proietta le previsioni sui ricavi dell’esercizio 2013 a 74 milioni di euro, con un incremento stimato superiore al 12% rispetto all’anno precedente.
“I primi 9 mesi del 2013 – sottolinea l’Amministratore delegato Domenico Menniti – si chiudono in maniera particolarmente positiva per Harmont & Blaine, grazie al raggiungimento di una serie di obiettivi che ci eravamo prefissati e sono stati puntualmente raggiunti. Siamo intervenuti con efficacia sul versante della diminuzione dei costi grazie alle migliorate condizioni d'acquisto e a maggiori efficienze nell'approvvigionamento dei prodotti finiti. Inoltre la Posizione Finanziaria Netta è in diminuzione anche in seguito all’ottimizzazione dell’attività di tesoreria”.
Nei primi 9 mesi del 2013 si è confermata la marcata inversione di tendenza imposta dal management a inizio anno: il peso del retail diretto si è infatti assestato al 53% contro il 47% del wholesale che, solo a fine 2012, rappresentava il 55% delle vendite. Tale cambio di strategia, oltre ad apportare un beneficio in termini di flussi di cassa, si è tradotto in un positivo effetto sui risultati riducendo sensibilmente il rischio svalutazione del credito commerciale, soprattutto in Italia.
In forte crescita rispetto al 2012 anche il margine operativo lordo, che si attesta intorno ai 10,5 milioni di euro, con un’incidenza sul fatturato superiore al 18%.
Continuano a crescere anche i volumi export che nei primi 9 mesi del 2013 sono passati dagli 8,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2012 ai 9,2 milioni di euro del 2013. Ulteriore impulso alla crescita sui mercati esteri sarà dato dalle ultime aperture di Città del Messico, Yerevan (Armenia), Panama, Ekaterinburg, Miami (secondo punto vendita nella città), Praga e del primo punto vendita del bassotto in Iraq, ad Arbil, cui seguiranno nei prossimi mesi quelle di Bucarest e Mosca.
In Italia, dopo i recenti opening di Pescara e Viareggio, il bassotto aprirà entro la fine dell’anno una boutique all’aeroporto internazionale di Roma Fiumicino. Nel settore aeroportuale, il punto vendita di Fiumicino si aggiungerà a quelli già presenti negli scali di Torino Caselle, Milano Linate e Napoli Capodichino e a quelli esteri di Ekaterinburg e Panama.
Il Gruppo partenopeo, che ha chiuso il 2012 con ricavi consolidati pari a 66 milioni di euro, è attualmente impegnato in un’operazione straordinaria che prevede l’ingresso nel capitale di un partner finanziario per supportare il piano di internazionalizzazione nei mercati di America (Nord e Centro-Sud America), Europa Continentale e Russia, con l’obiettivo di incrementare il fatturato e di raggiungere una massa critica idonea a competere con i principali competitor mondiali.
Con oltre 500 dipendenti diretti e più di 1.000 di indotto, il marchio del bassotto (con sede in provincia di Napoli) controlla una rete commerciale che conta 69 boutique monomarca in Italia e 70 nel mondo (fra Stati Uniti, Messico, Santo Domingo, Cina, Emirati Arabi, Qatar, Russia) e presenze significative in oltre 1.500 negozi di abbigliamento in tutto il mondo. Nel giugno del 2009 la società ha dato il via a un progetto di diversificazione con il lancio del primo Harmont & Blaine Cafè nella splendida cornice di Porto Rotondo, cui ne seguiranno altri sia in Italia e all’estero.
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