Gianluca Bolelli
9 ott 2016
Hanky Panky all'attacco del mercato francese dell'intimo
Gianluca Bolelli
9 ott 2016
L'acquisto emozionale e trendy servito da un merchandising che dissacra la lingerie classica: è questo il credo del marchio Hanky Panky. Il brand statunitense di biancheria intima intende in questo modo conquistare il mercato francese, sul quale ha lanciato la scorsa estate un'offensiva che si concretizzerà nel corso di questo autunno.
Mentre fino ad oggi il marchio poteva contare su alcuni punti vendita sul territorio francese che si rifornivano direttamente presso la sede statunitense, stavolta Hanky Panky ha dato il via a una vera strategia di sviluppo, con i primi agenti assunti per Parigi e il Sud-Est dell'Esagono lo scorso luglio. Affidato al distributore spagnolo e portoghese, Sandra & Co, lo sviluppo in Francia del marchio è rapido, dato che già 80 retailer multimarca hanno scelto di includere Hanky Panky nella loro offerta quest'autunno.
Tra i rivenditori, alcuni nomi celebri, come il concept store parigino “Merci” e presto il grande magazzino Le Bon Marché. Hanky Panky aprirà all'interno di quest'ultimo anche un pop-up store il 17 ottobre che sarà attivo fino al termine delle feste di Natale, prima di installarvisi con un corner fisso dal prossimo maggio. Nello stesso tempo, saranno assunti dei nuovi agenti, stavolta per coprire tutta la Francia, nel 2017.
La Francia era uno dei pochi Paesi d'Europa dove il brand statunitense non era ancora presente. Si era affacciato in prima battuta in Italia già dieci anni fa, arrivando oggi a distribuirsi in una ventina di nazioni del Vecchio Continente. “In effetti, la strategia di Hanky Panky è sempre quella di attaccare un mercato partendo dalla presenza nei grandi magazzini, è il nostro principio commerciale”, spiega Sandra Macaya, responsabile della distribuzione di Hanky Panky. "Ma i francesi sono particolarmente difficili da convincere... Ecco perché c'è voluto così tanto tempo, finché non ci siamo accordati con Le Bon Marché”, conclude la Macaya.
Anaïs Lerévérend (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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