H&M vede crollare l’utile netto del 25,3% nei 9 mesi
Mentre le vendite globali del distributore scandinavo continuano a progredire (+3%), grazie all’apertura di nuovi punti vendita, il suo bilancio dei primi 9 mesi dell’anno 2018 (dal 1° dicembre al 31 agosto 2018) è influenzato da un significativo calo dei profitti: il fatturato arriva dunque a 153,9 miliardi di corone svedesi (14,9 miliardi di euro), mentre l’utile netto diminuisce del 25,3%, a 9,1 miliardi di corone (870 milioni di euro).

Il gruppo svedese punta nuovamente il dito sugli effetti dell’implementazione di un nuovo sistema logistico, che ha penalizzato il funzionamento dei suoi marchi negli ultimi mesi sui suoi 4 mercati principali: la Francia, gli Stati Uniti, l’Italia e il Belgio. Il costo addizionale del nuovo sistema ha raggiunto i 400 milioni di corone (38,7 milioni di euro). Quindi, se uniamo le vendite realizzate da queste 4 nazioni nel 3° trimestre, la loro attività mostra una contrazione dell’8%. Il gruppo fa poi lo stesso calcolo limitandolo agli altri 66 mercati sui quali è presente e nota, all’esatto contrario, un incremento di fatturato dell’8%. La Germania (+6%), la Svezia (+8%), la Russia (+24%) e la Cina (+13%) fanno parte dei Paesi nei quali la società guadagna quote di mercato, mentre la Francia, ad esempio, ha visto diminuire le vendite del 9% nel periodo (in cui sono stati aperti 7 negozi nuovi, ma anche chiusi altrettanti) e l’Italia è diminuita del 6%. Anche lo Stivale mostra un saldo zero nei negozi: 4 aperti e 4 chiusi nel periodo di nove mesi.
L’azienda svedese, che è appena stata criticata per la sua politica salariale nei confronti dei propri subfornitori, non è ancora riuscita ad affrancarsi dalle problematiche riguardanti le scorte di prodotti, che stanno affievolendo la sua redditività e che la obbligano a praticare maggiori sconti e promozioni. Questi articoli invenduti (o non ancora immessi sul mercato) rappresentano ad oggi 3,7 miliardi di euro di merci, vale a dire il 15% in più del 2017. Allo stesso tempo, H&M ha leggermente aumentato la sua pratica di effettuare dei ribassi nel 3° trimestre, nell’ordine di un +0,7%, ma ha appena annunciato che non intende aumentare gli sconti nei mesi a venire.
Focalizzandosi anche sullo sviluppo delle vendite online (+32% nel 3° trimestre, e +9% in un anno) per accelerare la sua trasformazione, il gruppo da 4.700 negozi prevede di lanciare prossimamente il proprio e-commerce in Messico e in Egitto, mentre Cos vedrà lanciato in Cina il suo e-shop quest’autunno, e arriverà anche su Tmall. Sul piano fisico, H&M sbarcherà nei prossimi mesi in Bielorussia, Bosnia e Tunisia (tramite dei franchising). Nel 2018, il gruppo avrà aperto 380 negozi nuovi, principalmente nei Paesi per lui nuovi, e avrà chiuso 140 punti vendita, soprattutto sui suoi mercati maturi.
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