AFP
Gianluca Bolelli
27 giu 2019
H&M inizia a raccogliere i frutti della sua riorganizzazione nel 2° trimestre
AFP
Gianluca Bolelli
27 giu 2019
Il gigante svedese del prêt-à-porter Hennes e Mauritz (H&M), attualmente impegnato nel colmare il divario che ha accumulato nel commercio online, ha reso noto giovedì di aver ottenuto un utile netto di 4,5 miliardi di corone (427 milioni di euro) nel secondo trimestre, stabile anno su anno e conforme alle attese.

La redditività del gruppo svedese rimane vincolata dal costo della sua transizione al digitale mentre il fatturato è salito dell’11% in un anno nel periodo marzo-maggio del suo esercizio scalato, a 57,4 miliardi di corone (5,44 miliardi di euro).
Questo risultato è ampiamente in linea con le stime degli analisti intervistati dal fornitore di informazioni finanziarie Factset, che puntavano in media su 440 milioni di euro di utile netto e 5,4 miliardi di giro d’affari.
Dunque H&M va meglio, come riscontra la Banque Royale du Canada (RBC) in una nota: l’azienda industriale “continua a migliorare le sue prestazioni quest'anno e a guadagnare quote di business sui principali mercati, anche se il confronto [rispetto ai trimestri precedenti] è vantaggioso”.
Il gruppo di abbigliamento ha nettamente aumentato il proprio margine netto rispetto al primo trimestre, portandolo al 7,8%, contro l’1,6% precedente, ancora lontano dal suo principale rivale, il gigante spagnolo Inditex, proprietario di Zara, che con ricavi equivalenti ha mostrato un margine del 12,4% al termine del 1° trimestre (febbraio-aprile).
“Il gruppo H&M continua ad aumentare le vendite a prezzo pieno, a ridurre gli sconti e a guadagnare quote di mercato, dimostrando che i clienti apprezzano le nostre collezioni e i miglioramenti effettuati nell’assortimento dei prodotti e nel comfort del consumatore”, si è rallegrato il CEO, Karl-Johan Persson, nel comunicato sui risultati.
Alle prese con una diminuzione delle vendite e della redditività dopo un ritardo nella conversione al commercio online, H&M assicura di star cogliendo i benefici degli sforzi compiuti negli ultimi trimestri per adeguare la propria offerta.

Nel secondo trimestre, le sue vendite online hanno continuato a salire, con una forte crescita del 20% in valute locali e del 27% in corone svedesi.
A margine dell’annuncio di questi risultati, il gruppo ha rivelato l'estensione della partnership con la società svedese Klarna, per accelerare il suo processo di transizione digitale, e che era stata annunciata lo scorso ottobre. L’azienda specializzata in nuove tecnologie di pagamento andrà quindi ad affiancare H&M negli Stati Uniti dall’autunno 2019, in particolare con un servizio "acquista ora, paga dopo".
Il gruppo proprietario in particolare dei marchi H&M, & Other Stories e Cos ha anche annunciato che rivedrà la sua strategia nei trasporti, nel quadro dei suoi obiettivi di sostenibilità e allo scopo di registrare un bilancio climatico positivo entro il 2040. H&M punta quindi sull’applicazione di iniziative di trasporto delle merci meno inquinanti. L’azienda scnadinava ha annunciato che collaborerà con il gigante dei trasporti Maersk per sostenere il suo nuovo biocarburante, neutro nelle emissioni di CO2, che include resti di oli da cucina e che è stato stato testato con risultati promettenti come carburante per le navi.
Il colosso dell'abbigliamento ha anche siglato un accordo per formare la “Pathways Coalition” con le aziende Scania, E.ON e Siemens. Questa organizzazione mira a fornire un sistema di trasporti commerciali privo di combustibili fossili entro il 2050.
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