Pubblicato il
13 gen 2010
13 gen 2010
H&M e Zara chiamati a boicottare il cotone uzbeko
Pubblicato il
13 gen 2010
13 gen 2010
9 gen 2010 - Le associazioni Environmental Justice Foundation e Anti-slavery International fanno appello ai due giganti dell'abbigliamento perché cessino la vendita di prodotti a base di cotone uzbeko.
Nike, Gap, Levi's e molti altri grandi marchi boicottano il cotone uzbeko |
Le due associazioni ricordano che ogni anno in occasione della raccolta, l'Uzbekistan ferma le scuole, forzando 200.000 scolari a raggiungere i campi per tre mesi. Una violazione totale dei diritti dei bambini. Ora, un'inchiesta della rivista per i diritti dell'uomo Independant World Report rivela che H&M e Inditex (Zara) fanno riferimento, in Bangladesh, alla società Beximco Textimes. Impresa che ammette il fatto che dal 45 al 50% del suo cotone proviene dall'Uzbekistan.
Non è la prima volta che delle associazioni per la difesa dei diritti dell'uomo chiedono il boicottaggio del cotone uzbeko. Nike, Gap, Levi’s, Marks & Spencer, Wal-Mart, Tesco e altre, hanno da tempo bandito ogni utilizzo di quest'ultimo da parte dei loro subappaltatori. Boicottaggio davanti al quale l'Uzbekistan ha trovato il suo salvatore, il Dubai Coton Center. Quest'ultimo aveva comprato 100.000 tonnellate di cotone locale nel 2008, per fare dell'Emirato una piattaforma girevole rivolta verso l'Asia. E anche se le difficoltà di Dubai bloccavano le esportazioni dell'Uzbekistan, il paese avrebbe sempre approfittato della difficile tracciabilità del cotone.
Di Gianluca Bolelli
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