Le vendite della catena di abbigliamento svedese H&M, IVA compresa, nei primi 9 mesi dell’anno fiscale sono aumentate del 9%, pari a 79 mld circa di corone svedesi, ma restano invariate a perimetro comparabile. L’utile netto ammonta a 14,1 miliardi rispetto ai 17,8 dello stesso periodo del 2010.

H&M, autunno-inverno 2011/12

Nel terzo trimestre invece le vendite, al netto dell'imposta sul valore aggiunto (Iva), sono state pari a 26,9 miliardi di corone (3,57 mld. franchi), in leggero aumento rispetto al 2010. In settembre il fatturato è salito del 3% in valuta locale rispetto allo scorso anno. L’utile è in calo per il terzo trimestre e ammonta a di 3,59 miliardi di corone svedesi contro i 4,24 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.

“H&M continua a guadagnare quote di mercato anche se in un contesto difficile per il settore fashion retail. Questo dimostra la forte posizione del marchio e la prova che i clienti apprezzano il nostro lavoro e ciò che gli offriamo”- ha commentato il CEO Karl-Johan Persson.

“Abbiamo grande rispetto per il clima economico attuale, in questa situazione è più importante avere una prospettiva a lungo termine e essere sicuri che ai clienti venga data la migliore combinazione di moda, di qualità e di prezzo. Abbiamo un concetto di business forte, una buona posizione finanziaria e stiamo continuando a crescere con alta redditività. Inoltre ci stiamo sviluppando a livello retail e arriveremo a fine 2011 con circa 265 nuovi negozi aperti, rispetto alla previsione di aprirne 250″– ha concluso il CEO .