Guru: nuova strategia di rilancio

Nuova partenza per Guru. Il marchio sportswear per donna e uomo contraddistinto dal celebre logo della margherita, acquisito nel 2009 dal colosso del tessile indiano Bombay Rayon Fashion Limited (BRFL), cambia rotta con, al timone, l’amministratore delegato Simone Mantura, chiamato dal gruppo 10 mesi fa per rilanciare Guru che non riusciva a decollare. “Il marchio è rimasto dormiente e inespresso per molti anni ma resta un brand magico con un grande potenziale. Guru ha una notorietà molto forte, che non è mai stata sfruttata. Il suo lato un po’ irriverente e ironico è inoltre un elemento positivo in questo periodo di crisi”, riassume il manager.

Già amministratore delegato di GIR+A&F, la società produttrice di Marithé+François Girbaud, con esperienze maturate anche all’interno di Balenciaga, Helmut Lang Jeans e Calvin Klein Collection, Simone Mantura ha delineato quindi una nuova strategia. “L’idea è di scorporare le attività. L’azienda continuerà a seguire da una parte la gestione del marchio e dell’immagine. Dall’altra, tutta la parte industriale sarà gestita sempre da noi ma con un partner.” In questa prospettiva, la società dovrebbe firmare a breve un accordo con un nuovo partner, per creare una “newco” a cui sarebbe affidata la produzione e la distribuzione del marchio.

Parallelamente è stata rinforzata la politica delle licenze. Oltre alle collezioni bambino di “Guru Gang” e ai recenti accordi di licenza firmati con gli accendini Zippo e con la società Metafora per la pelletteria (accessori, borse, ecc.), sarà lanciato a breve il primo profumo Guru per uomo e per donna. L’azienda sta chiudendo inoltre accordi per sviluppare una linea di lingerie, una collezione di bigiotteria e gioielleria, e una linea di cosmetica.

L’altro asse strategico prevede di rilanciare il canale wholesale, che era stato totalmente abbandonato dall’amministrazione precedente facendo perdere al marchio fatturato ed intere aree, come il mercato francese e quello tedesco. Oggi Guru è venduto prevalentemente attraverso il canale retail. Conta 30 punti vendita in Italia, Repubblica Ceca e Spagna, di cui 20 a gestione diretta, altri 5 negozi diretti in India e 8 in franchising in Cina. A questi si aggiungono 82 corner in catene multimarca italiane.

Il fatturato attuale, 20 milioni di euro, è lontano dagli oltre 80 milioni raggiunti all’epoca d’oro di Guru. Ma come ribadisce Simone Mantura, che spera di arrivare a 30 milioni già nel 2013: “abbiamo spazi enormi di conquista”. Per completare il progetto di rilancio è stato ricostituito il “dream team” che aveva lanciato con successo il marchio nel 1999. Il direttore creativo e socio fondatore Gianmaria Montacchini, che aveva ideato il logo della margherita è stato richiamato da BRFL nel 2009. Sarà raggiunto ora dall’altro fondatore storico, Matteo Cambi, che torna nell’azienda di Parma dopo varie vicissitudini tra droga e una condanna a quattro anni per bancarotta. Il giovane imprenditore, che ha pagato i suoi debiti con la società, si occuperà della comunicazione del prodotto dal 3 settembre.

Guru: nuova strategia di rilancio

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