Guess torna in rosso, a causa delle flessioni di retail e wholesale nelle Americhe
Guess Inc. ha realizzato nel primo trimestre vendite in calo del -4% a 569,8 milioni di dollari (531,11 milioni di euro), a causa soprattutto di prestazioni negative dei canali retail e wholesale negli Stati Uniti. La buona performance del retail in Asia non è stata sufficiente a compensare.

Il brand basato a Los Angeles ha infatti registrato una flessione del -14% dei ricavi retail nelle Americhe; per il canale, che comprende l'e-commerce, le vendite comparabili sono diminuite del -12%. Lato wholesale, il calo è ancora più marcato, pari al -25%, mentre i ricavi da licenze sono scesi del -10%.
In Europa, invece, i ricavi di Guess sono aumentati del 2% e le vendite comparabili del retail, e-commerce incluso, sono salite del 10%. In Asia, il giro d’affari ha conosciuto un balzo del 26%, con vendite retail comparabili in leggera progressione (+1%).
Nel trimestre terminato il 29 aprile, i conti di Guess sono purtroppo tornati in rosso, con perdite nette di 11,8 milioni di dollari (11 milioni di euro), rispetto a utili netti di 8 milioni di dollari (7,46 milioni di euro) nello stesso periodo dello scorso anno. Le perdite diluite per azione hanno raggiunto 0,22 dollari (0,21 euro) nel trimestre, rispetto all'utile netto diluito per azione di 0,12 dollari (0,11 euro) nello stesso trimestre dello scorso anno.
"Siamo soddisfatti dei risultati finanziari del primo trimestre, che hanno superato le nostre stime di fatturato, margine operativo e utile per azione", ha dichiarato tuttavia Carlos Alberini, amministratore delegato della società. “La nostra attività all'estero è stata particolarmente vivace in questo trimestre. Questa performance, unita allo stretto controllo delle spese e alla solida marginalità dei prodotti, ci ha consentito di compensare ampiamente la stagnazione del retail nell'area Americhe, conseguente al rallentamento del traffico nei negozi. Vorrei sottolineare che i nostri risultati trimestrali dimostrano la pertinenza del nostro modello di business altamente diversificato e la resilienza dei nostri marchi e della nostra distribuzione globale.“
Il marchio è ottimista per il futuro e punta a una crescita del fatturato netto tra il 2% e il 4% per l'anno fiscale 2024, con un utile diluito per azione compreso tra 2,01 e 2,25 dollari (1,87 e 2,10 euro) per l'intero anno.
“Siamo fiduciosi nelle nostre prospettive per il futuro e confermiamo le nostre previsioni positive per l'anno. Per l’esercizio 2024, il nostro fatturato sarà leggermente in aumento, i nostri profitti saranno solidi e il nostro flusso di cassa sarà rafforzato", ha aggiunto Alberini. “Abbiamo appena rifinanziato le nostre obbligazioni convertibili, il che ci ha permesso di acquisire capacità finanziaria e di estendere le scadenze dei nostri debiti di oltre quattro anni. Abbiamo una solida struttura del capitale e rimaniamo pienamente coinvolti nel garantire rendimenti interessanti per i nostri azionisti. Per far fronte a questo impegno, abbiamo recentemente riacquistato 2,2 milioni delle nostre azioni e il nostro consiglio di amministrazione ha appena approvato un aumento del 33% del dividendo trimestrale, che passerà da 0,225 dollari (0,21 euro) a 0,30 dollari (0,28 euro) per azione”.
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