Guess sorprende con utili più alti del previsto (+242,6%)
Nel quarto trimestre 2019, il marchio Guess, basato a Los Angeles, ha realizzato utili pari a 79,6 milioni di dollari (73,54 milioni di euro), o 1,18 dollari per azione (1,09 euro). Tale risultato supera ampiamente le stime degli specialisti e ha determinato un balzo di oltre il 25% delle azioni della società.

Gli utili trimestrali sono saliti del 242,6 % rispetto ai 23,2 milioni di dollari (21,43 milioni di euro), o 0,28 dollari per azione (0,26 euro), dello stesso periodo dello scorso anno. Nel quarto trimestre, l’utile rettificato per azione di Guess, chiuso il 1 febbraio 2020, ha raggiunto quota 1,22 dollari (1,13 euro). Gli analisti di Thomson Reuters stimavano 1,12 dollari (1,03 euro).
I ricavi netti totali del trimestre sono cresciuti dello 0,6%, o dell’1,8% a tassi di cambio costanti, a 842,3 milioni di dollari (778,19 milioni di euro), contro gli 837,1 milioni di dollari (773,39 milioni di euro) dell’esercizio precedente.
La crescita è stata alimentata da un rialzo del 13,2% dei ricavi del brand in Europa e da un aumento del 22,7% dei ricavi da licenze, malgrado un calo del 27,7 % in Asia. In America, i ricavi retail e wholesale sono scesi, rispettivamente, del -4,1% e -3%.
Nell’intero anno fiscale, la società ha realizzato un utile netto di 96 milioni di dollari (88,69 milioni di euro), vale a dire 1,33 dollari per azione (1,23 euro), in netto rialzo rispetto ai 14,1 milioni di dollari (13,03 milioni di euro, o 0,16 dollari per azione (0,15 euro) dell’esercizio precedente.
I ricavi netti annuali del marchio hanno raggiunto i 2,68 miliardi di dollari (2,48 miliardi di euro), in salita del 2,6 % (5,4% a cambi costanti), rispetto ai 2,61 miliardi di dollari (2,41 miliardi di euro) del 2018. L’aumento del 9,2% delle vendite in Europa e del 9,1% dei ricavi wholesale in America hanno compensato solo parzialmente il calo del -10,8% del fatturato realizzato in Asia e quello del -1,6% del retail negli Stati Uniti. I ricavi da licenze sono cresciuti del 3,2%.
Come molti altri marchi nordamericani, Guess ha annunciato lunedì la chiusura temporanea dei suoi store negli Stati Uniti e in Canada, per contribuire a contrastare la propagazione dell’epidemia di coronavirus. I negozi dovrebbero riaprire il 27 marzo, se la situazione lo consentirà.
I monomarca del brand sono chiusi anche in molti Paesi europei, a seguito delle misure di quarantena nel continente. In Cina, dove Guess aveva chiuso le sue boutique all’inizio dell’epidemia, la maggior parte di esse hanno ora riaperto i battenti.
“Abbiamo chiuso l’anno con riserve di cassa e una contabilità solida e siamo quindi ben posizionati per resistere alla crisi attuale del coronavirus”, afferma con ottimismo il CEO di Guess Carlos Alberini, in un comunicato. “Speriamo che sarà solo temporanea, ma ci aspettiamo già un forte impatto negativo sui nostri risultati finanziari del primo trimestre e oltre, così come possibili perturbazioni nella nostra supply chain”.
A causa dell’incertezza causata dalla propagazione fulminante della pandemia, Guess non ha ancora comunicato previsioni per il primo trimestre né per l’esercizio fiscale che si chiuderà il 31 gennaio.
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