2 dic 2012
Guess: l'utile operativo precipita del 40%
2 dic 2012
Con le partenze di J. Michael Prince e Dennis Secor, rispettivamente direttore operativo e direttore finanziario del gruppo Guess, era chiaro che i risultati trimestrali del brand non sarebbero stati rosei. Sulla falsariga del primo semestre, il gruppo americano ha registrato un calo del 2% delle proprie vendite, a 629 milioni di dollari USA (484 milioni di euro), nel suo terzo trimestre chiuso a fine ottobre, rispetto allo stesso periodo di un anno fa.
Guess punta il dito contro i negativi tassi di cambio, che hanno fatto sì che il suo fatturato in moneta locale in Europa sia cresciuto del 2%, ma risulti in calo dell'8% nel passaggio in dollari statunitensi, per fissarsi a 203 milioni. Le sue licenze (31 milioni) accusano una diminuzione del 7%, la sua attività retail in Nordamerica (262 milioni) dell'1% e le sue vendite all'ingrosso al di là dell'Atlantico (58 milioni) crescono solo leggermente, ma accusano un ribasso del 6% a perimetro comparabile. Solo la sua attività asiatica progredisce, di più del 15%, a 75 milioni di dollari.
Dato però più allarmante è quello dell'erosione della redditività. Il suo margine operativo cala dal 15,1% al 9,2%, con in particolare un crollo del 67% dell'utile operativo della sua attività retail in America, con il segmento in questione che, con neanche 9 milioni di dollari, pesa meno di quello della attività all'ingrosso su questo mercato (15 milioni). Pure la redditività di Guess è in ribasso in tutte le regioni, anche in Asia. Alla fine, il suo utile operativo è in contrazione del 40%, a 58 milioni di dollari.
Sulla totalità dell'esercizio, Guess punta su un giro d'affari compreso fra i 2,62 e i 2,64 miliardi di dollari, con un margine operativo compreso tra il 10 e il 10,5%. L'ultimo trimestre del gruppo dovrà necessariamente essere più redditizio: sui primi nove mesi d'esercizio il margine operativo era solo dell'8,4%. Paul Marciano spiega di percepire una buona risposta dall'offerta di accessori "in particolare per gli orologi e le borse". Il proprietario intende anche abbreviare il ciclo di sviluppo del prodotto, per essere più reattivo rispetto ai trend in atto, pur continuando a fare assegnamento sulle sue linee denim uomo e donna.
Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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