Gucci riaccende i motori in Italia

Gucci riaccende i motori in Italia. Dal 20 aprile, l’ArtLab di Scandicci, in provincia di Firenze, torna operativo dopo il lungo periodo di interruzione delle attività imposto dal Governo con il ‘Decreto Lockdown’ del 24 marzo. 

La griffe ha raggiunto un accordo con i sindacati che rafforza ulteriormente il Protocollo di Sicurezza siglato lo scorso 15 marzo e si è avvalsa della consulenza del virologo Roberto Burioni, professore dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
 
Specializzato in ricerca e sviluppo e nelle attività di progettazione e realizzazione di prototipi e campioni per pelletteria e calzature Gucci, l’ArtLab riapre i cancelli solo per un numero ristretto di addetti.

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“Dall’inizio di questa emergenza, prima ancora che si parlasse ufficialmente di pandemia, la salute delle persone è stata al centro di tutte le decisioni che abbiamo preso. La salute di tutti noi era, è, e resterà sempre l’assoluta priorità di Gucci”, spiega Marco Bizzarri, presidente e CEO di Gucci.
 
“Dopo un’attenta riflessione abbiamo preso la decisione di riaprire la prototipia di ArtLab. Questo ci permetterà di gettare le basi per una più ampia riapertura delle nostre sedi produttive e il riavvio della filiera del Made in Italy, quando consentito”, aggiunge Bizzarri.
 
La sicurezza dei dipendenti rappresenta il primo asset da tutelare per la maison del lusso, di proprietà della francese Kering. Implementate le misure di prevenzione, che vanno dalla misurazione della temperatura corporea all’ingresso alla turnazione nei reparti produttivi, fino alla fornitura di kit anti-contagio (3 mascherine, 2 paia di guanti,1 paio di occhiali protettivi, etc).
 
Gucci si occuperà di sanificare giornalmente le postazioni lavorative e i macchinari; metterà poi a disposizione dei dipendenti autovetture aziendali per promuovere lo spostamento individuale ed evitare il ricorso ai mezzi pubblici; infine, garantirà all’interno del perimetro aziendale (postazioni di lavoro, mensa, spogliatori, aree break) il necessario distanziamento sociale.