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APCOM
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Pubblicato il
12 ott 2011
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Gucci: maltrattamenti in negozio, licenziati responsabili
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APCOM
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12 ott 2011
12 ott 2011
Gucci ha annunciato di aver "sostituito" molti dei suoi dipendenti dopo la denuncia apparsa sulla stampa cinese di casi di maltrattamenti in uno dei suoi negozi a Shenzhen, nel sud della Cina.
Foto APCOM |
In una lettera aperta ai mass media cinesi, cinque ex dipendenti del negozio avevano infatti denunciato di aver fatto straordinari non retribuiti, di aver dovuto pagare per ogni articolo rubato dalla clientela e di aver dovuto chiedere il permesso per bere o andare al bagno.
"Gucci non approva e non tollera questa mancanza di professionalità di cui viene accusata - ha risposto in un comunicato l'azienda di proprietà del gruppo francese Pinault-Printemps-Redoute (PPR) - Gucci ha condotto un'indagine approfondita e ha adottato una serie di misure, tra cui la sostituzione degli alti funzionari interessati e del direttore aggiunto del negozio".
L'azienda, che possiede 42 negozi in Cina, ha aggiunto inoltre di aver chiesto a consulenti esterni di rivedere le sue pratiche professionali in Cina.
A tale proposito, è da notare come il numero di conflitti sociali nella seconda economia mondiale sia considerevolmente in aumento, visto che un numero sempre maggiore di lavoratori chiede a gran voce migliori condizioni di lavoro ed aumenti di stipendio.
L'anno scorso per esempio, il gigante dell'elettronica Foxconn di Taiwan, che è fornitore soprattutto di Apple, Sony e Nokia, aveva sperimentato la brutta esperienza di un'ondata di suicidi, ma fino ad oggi pochi casi di maltrattamenti erano stati segnalati nei punti vendita di marchi stranieri.
Fonte: APCOM