Ansa
27 set 2021
Gucci: con Vault il vintage diventa mainstream
Ansa
27 set 2021
"Il vintage è sempre stato un mondo Underground, per fissati ossessivi, invece è interessante che diventi mainstream": così Alessandro Michele spiega perché è nato Vault, lo store online dove Gucci venderà capi del passato del marchio personalizzati dallo stesso direttore creativo insieme a proposte di giovani talenti.

"È un contenitore concepito come un multibrand che quasi non esiste più”, spiega Michele nello spazio allestito all'arco della pace durante la fashion week milanese. “Ho pensato di farlo online in modo che tutti ci possano andare, era bello creare un territorio completamente aperto. Il progetto è nato dalla ricerca di cose belle che pratico nella mia vita privata e che forse ha reso interessante il mio lavoro".
"Passo la vita cercando”, racconta ancora il direttore creativo di Gucci, “e Vault è nato per cercare di espandere un laboratorio, per creare qualcosa dalla passione per il vintage che caratterizza il mio percorso: per me è un regalo e sono contento che l'azienda ne sia entusiasta".
Per cercare i pezzi vintage sono stati usati vari canali, dalle aste ai venditori privati: "è un lavoro infinito perché il passato è infinito". Fin dall'inizio dell'impegno come direttore creativo della griffe della doppia G, Michele ha esplorato e recuperato il passato alla luce del presente: "tengo tutto insieme, sembra la mia specialità ma è condivisa, solo che io la manipolo: le cose presenti”, riflette Michele, “sono appartenute al passato e forse prefigurano il futuro. Per quanto mi riguarda fingo di non avere l'orologio per lavorare bene. Viviamo un pezzo di passato anche camminando per le strade, è l'unica passerella che abbiamo e oggi abbiamo capito che non è una colpa".

In questo senso la riflessione di Michele è che "la moda ha paura di dire che esiste e ha uno spessore, invece ha un un grande potere. Il peccato originale della moda è che non è arte, ha una dignità limitata perché la vendi, ma io non sono d'accordo, per me è una manipolazione che produce una relazione con la vita, ha una grande capacità di narrazione insita nel suo Dna e per questa sua capacità mi piacerebbe che non fosse declassata. Forse per altri ambienti è frivola invece per me è leggera ma seria".
Se per molti il passato è in contraddizione con il presente "per una sorta di attitudine post-bellica di ricostruzione, io vivo il presente e il passato insieme" dice ancora Michele che durante la pandemia aveva lanciato un invito a cambiare i tempi della moda che lui ha rispettato per primo. Ora dice che "la verità è che le cose ti succedono davanti e mi è tornata voglia. Quando torneremo, e ho pensato che lo faremo presto, credo che comunque le cose saranno diverse, come quando una relazione finisce male e poi la riprendi sapendo che non avrai voglia di rifare gli stessi sbagli". "Ho voglia”, conclude, “di rivedere lo show e le persone".
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