Gucci apre spazi esperienziali a Milano, Londra e Berlino, e ottiene la stella Michelin a Beverly Hills
In occasione del suo centenario, Gucci lancia una nuova iniziativa. In questi giorni, il marchio di punta del gruppo Kering ha aperto tre pop-up store di nuova concezione a Milano, Berlino e Londra, con l'obiettivo di offrire ai propri clienti un'esperienza diversa e immersiva. Chiamati “Gucci Circolo”, in riferimento ai saloni e ai circoli letterari di un tempo, questi spazi temporanei sono legati ciascuno all'identità del quartiere che li ospita e all’interno proporranno una serie di eventi fino alla fine di novembre.
Il negozio milanese ha aperto in Via Borgospesso 5, nel palazzo barocco Gallarati Scotti. I salotti di questo edificio storico, poco distante dal Quadrilatero del Lusso, decorato con affreschi del Tiepolo, rivelano diversi allestimenti per evocare le ispirazioni del direttore artistico della maison, Alessandro Michele.
Riferimenti che sono richiamati prima con la collezione anniversario “Gucci 100”, di cui è possibile acquistare una selezione di pezzi, poi attraverso installazioni che illustrano l'ultima collezione “Aria”, svelata ad aprile da Gucci tramite un video, e la capsule “The Hacker Project”, disegnata da Alessandro Michele insieme al designer di Balenciaga, Demna Gvasalia.
Nel salotto “Listening Lounge”, straripante di vecchi dischi in vinile, il visitatore può ascoltare alcuni brani dei tanti musicisti amici della firma, tra cui Harry Styles, Sir Elton John, Florence Welch, Achille Lauro, ecc. e scaricare la playlist realizzata per i 100 anni di Gucci. Inoltre può divertirsi a scattare una foto di sé stesso in una cabina fotografica con sullo sfondo le stampe della collezione per l’anniversario.
Più avanti, un lungo tunnel bianco ricoperto di faretti e luci al neon riproduce la passerella sulla quale ha sfilato la collezione “Aria”. Basta seguirlo per rivivere le emozioni dello show. Il percorso si conclude con un momento di pausa, in una sala da tè circondata da piante verdi e arredata con accessori e arredi Gucci.
Per accedere a questo universo ‘gucciano’, si può tentare la fortuna sul posto o prenotare la propria visita sul sito del marchio. Lo spazio berlinese si trova in Hallesches Ufer 78, in uno storico edificio industriale nel quartiere di Kreuzberg, mentre il Gucci Circolo Shoreditch si trova al 17-23 di Whitby Street, ovvero, come suggerisce il nome, nel quartiere street e hipster della East London.
Intanto, il ristorante “Osteria” del marchio fiorentino, suo secondo dopo quello di Firenze, situato nel quartiere losangelino di Beverly Hills e inaugurato a inizio 2020 poco prima dell’esplosione della pandemia di Covid-19, ha ottenuto la sua prima stella dalla guida Michelin. All’origine del progetto ci sono lo chef emiliano tri-stellato Massimo Bottura (a capo del ristorante “Osteria Francescana” dal 1995) e l'executive chef anch’egli italiano Mattia Agazzi.
Nata nel 2018, la partnership tra il brand del lusso e lo chef Bottura nasce da un'idea dell'amministratore delegato Marco Bizzarri e del direttore artistico Alessandro Michele, che hanno aperto il primo ristorante all'ultimo piano del Palazzo della Mercanzia a Firenze, nel quale sono ospitati anche il Museo Gucci e il Gucci Garden Galleria. Alessandro Michele ha pensato ad arredarlo con un insieme di salotti che mescolano rosso acceso e sfumature di verde tenue, con tavoli in marmo e piatti vintage. Il menu dell'Osteria Gucci punta su creazioni culinarie contemporanee, come hamburger, tortellini e involtini di astice (tra 25 e 45 euro), integrati da tre menu degustazione (da 150 euro). Un menù che da novembre 2019 ha avuto la prima stella Michelin.
Concepito nello stesso spirito, il ristorante Gucci a Beverly Hills, in Rodeo Drive, si apre su un tetto panoramico, e offre, con le stesse caratteristiche di quello italiano, un salotto con divani imbottiti rossi e una terrazza all'aperto, ma aggiunge un tocco californiano al menù.
L'avventura gastronomica di Gucci non dovrebbe concludersi qui, dal momento che Massimo Bottura nel 2020 aveva già preannunciato un nuovo ristorante a Tokyo, nel quartiere di Ginza.
Ormai non si contano più i locali inaugurati dalle griffe del lusso. Gli ultimi esempi sono il pop-up dinner di Bottega Veneta a Miami o il Café Madang Hermès a Seoul, o quello di Jacquemus a Parigi. All'inizio di giugno, è stata Dior ad annunciare l'apertura del suo primo ristorante parigino, situato all'interno della rinnovata sede della griffe del lusso (al civico 30 di avenue Montaigne). Un locale che dovrebbe far molto parlare di sé, visto che chi è stato chiamato a firmarne il menù è il giovane Jean Imbert, un autodidatta portato alla ribalta dalla tv, da poco nominato chef del ristorante dell’Hotel Plaza Athénée in sostituzione del leggendario Alain Ducasse.
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.