Ansa
27 set 2020
Guadagnino rilegge Hitchcock per Ferragamo
Ansa
27 set 2020
Un omaggio a Milano e ad Alfred Hitchcock che, con i suoi film, ha accompagnato il lockdown del direttore creativo Paul Andrew, finendo per ispirarne il lavoro: è il fashion film firmato da Luca Guadagnino che apre la sfilata di Salvatore Ferragamo alla rotonda della Besana. Interamente girato nella Milano deserta d'agosto, tra le vie del centro, i giardini di porta Venezia, l'università Bocconi e l'Idroscalo, il film - che vede protagonista modelle come Maria Carla Boscono - è ispirato alle atmosfere sospese e intriganti di classici come Gli Uccelli, Marnie e La donna che visse due volte.
"Ammiro il lavoro di Luca fin dai tempi di Io sono l'amore. In quel film”, racconta Paul Andrew, “c'è qualcosa che mi ha sempre ricordato la maestria di Alfred Hitchcock nel focalizzarsi sul significato dei gesti e sull'evocazione di una particolare atmosfera: quando ne abbiamo parlato, Luca mi ha confermato che Hitchcock è sempre stato una sua grande fonte di ispirazione. Questo mi ha spinto a proporgli di collaborare per questo progetto. Il film è girato in Technicolor, una tecnica che esalta la vividezza e la forza espressiva delle immagini, come nei classici di Alfred Hitchcock".
Film che Andrew ha rivisto durante il lockdown, ma con un occhio nuovo: "prima mi sembravano ambientati in un mondo surreale e insolito, ma guardarli in quel contesto”, spiega, “è stato diverso perché la nostra vita era improvvisamente diventata così, surreale e di una nuova bellezza. Nella collezione ci sono diversi omaggi espliciti a scene iconiche della filmografia hitchockiana: ho cercato di ricreare quella saturazione del colore così magnifica e iperreale che caratterizza il capolavoro in Technicolor La donna che visse due volte".
Non a caso i colori della collezione hanno nomi come 'Hedren Green', 'Vertigo Mauve' o 'Technicolor Yellow', le piume di 'Uccelli' sono applicate a mano su abiti e pantaloni, e persino alcuni atteggiamenti discendono da capolavori come Marnie: il modo di portare la borsa delle modelle è infatti uguale a quello della segretaria-ladra Tippi Hedren che, dopo aver svuotato la cassaforte dell'azienda in cui lavora, fugge con il malloppo ben stretto sotto il braccio.
E sono donne forti ma femminili come le eroine del cinema le donne in abiti di pelle stretch o di nappa bianca con zip e cintura, che indossano cappotti con stampe floreali o capi in jersey ecologico: "vorrei rendere sostenibile”, dice Andrew, “il 25% delle collezioni entro un anno". Intanto, "anche se come designer abbiamo la pressione di produrre, la mia idea”, conclude, “è fare meno e meglio", come per questa sfilata, dove uomo e donna sono stati presentati insieme.
Copyright © 2024 ANSA. All rights reserved.