Gruppo Teddy: nel 2018 fatturato stabile, cresce l’Italia (+9,3%)

Di

Laura Galbiati

Pubblicato il
25 lug 2019

Gruppo Teddy, l’azienda riminese del fast fashion a cui fanno capo i marchi Terranova, Calliope, Rinascimento e Miss Miss, mantiene le proprie posizioni nel 2018, confermando il giro d’affari di 642 milioni di euro dell’anno precedente (+1,3% la crescita a cambi costanti). L’EBITDA rettificato si è attestato a 77,2 milioni (12% del fatturato).

 
Considerando anche il margine lordo realizzato nei punti vendita dei clienti, sia affiliati che multimarca, il valore a prezzi retail delle vendite dei brand del gruppo nel mondo si è attestato a circa 1,139 miliardi di euro.
 
Buona la crescita del mercato italiano, che con una progressione del 9,3% sul 2017 arriva a 336,9 milioni, con un’incidenza sul giro d’affari totale del 52,5% (era del 47,3% l’anno precedente). Continua l’espansione retail del gruppo a livello worldwide: nel 2018 le nuove aperture sono state 90, in 14 Paesi.

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Per quanto riguarda i diversi brand, lo scorso anno Terranova ha implementato lo store concept “Welcome”, ispirato alla riviera romagnola, in 35 negozi di 11 nazioni. Dopo l’intimo, Calliope ha presentato a inizio 2019 la linea kids. Rinascimento ha portato avanti lo sviluppo retail con 54 nuovi punti vendita, a cui si aggiungono 37 negozi aperti con la formula “Fits You”, che dà ai clienti la possibilità di affiliarsi con una particolare formula commerciale che garantisce servizi personalizzati. In totale, il 73,9% degli store dell’universo Teddy sono gestiti in franchising. A livello wholesale, i brand del gruppo sono presenti in 6.000 multimarca in 91 nazioni.
 
Nell’esercizio 2018 Gruppo Teddy ha investito 32,3 milioni di euro nello sviluppo della rete vendita e marketing, oltre a un altro milione in formazione. L’azienda è tra le 70 imprese medio grandi che hanno aumentato i dipendenti di almeno il 30% nel periodo 2008-2017, con una crescita del +314% (fonte Affari&Finanza/Ufficio Studi Mediobanca). Gli investimenti in Welfare, come l’asilo aziendale e il sostegno a progetti sociali, sono pari al 4% dell’utile.