Reuters
Laura Galbiati
5 mar 2020
Grazie ai negozi più piccoli Abercrombie & Fitch supera le previsioni nel quarto trimestre
Reuters
Laura Galbiati
5 mar 2020
Abercrombie & Fitch ha superato le stime di fatturato e utile trimestrali grazie al suo nuovo modello di negozi più piccoli, che hanno attirato più clienti durante le feste di fine anno, consentendo così alla catena di vendere un maggior numero di jeans e abiti.

In un momento in cui i centri commerciali negli Stati Uniti soffrono per la crescita dell’e-commerce, l’insegna americana ha dovuto chiudere o ridurre le dimensioni di dozzine dei suoi giganteschi flagship e concentrarsi sull’apertura di spazi più piccoli o pop-up store, più profittevoli.
I ricavi dell’azienda, che realizza il 70% del proprio giro d’affari con i propri negozi, migliorano mano a mano che Abercrombie rinnova i suoi store, prediligendo interni più luminosi e camerini più grandi rispetto all’immagine di brand sexy molto “anni 2000”.
"I negozi Abercrombie erano semplicemente fuori moda. Erano scuri, rumorosi e impregnati di profumo”, sostiene Gabriella Santaniello della società di studi sul retail A-Line Partners. “La nuova tipologia di store dà al marchio un’immagine più moderna e focalizza l’attenzione del cliente sui prodotti”.
Le vendite a negozi comparabili del brand Abercrombie sono cresciute dell’8% nel quarto trimestre, superando abbondantemente le stime degli analisti, che prevedevano un aumento del 3,3%, secondo di dati di Refinitiv.
Considerando tutte le insegne, le vendite complessive a perimetro comparabile negli Stati Uniti sono aumentate del 3%, ma sono diminuite nella stessa misura su scala internazionale, a causa della lentezza nel rinnovo dei negozi Hollister fuori dagli USA.
Nel quarto trimestre, il fatturato del gruppo è aumentato del 2,5% a 1,18 miliardi di dollari (1,06 miliardi di euro), al di sopra delle previsioni degli analisti di 1,17 miliardi di dollari. L’utile netto è sceso a 83,1 milioni di dollari (74,3 milioni di euro), o 1,29 dollari per azione, rispetto ai 96,94 milioni di dollari (86,7 milioni di euro), o 1,42 dollari per azione, dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Escludendo elementi eccezionali, Abercrombie ha guadagnato 1,31 dollari per azione, al di sopra delle aspettative degli analisti che puntavano a 1,23 dollari per azione.
Tuttavia, l’epidemia di coronavirus potrebbe avere conseguenze sui ricavi per il 2020. Secondo Scott Lipesky, Direttore Finanziario della società, la rapida propagazione del virus ha già causato la chiusura temporanea di alcuni punti vendita al di fuori della regione Asia Pacifico, oltre a una debole presenza nelle principali destinazioni turistiche.
Per l’esercizio 2020, Abercrombie prevede una crescita compresa in una forchetta alquanto incerta, tra 0% e 2%, mentre gli analisti stimavano un rialzo dell’1,6%.
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