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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
5 giu 2019
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Grande pericolo di liquidazione per la maison Sonia Rykiel

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
5 giu 2019

Nuvole nere si addensano nuovamente sul futuro di Sonia Rykiel. Dopo l'annuncio della rinuncia del fondo suo proprietario First Heritage Brands di fronte alle difficoltà del famoso marchio parigino, che ne ha causato il sottoporsi alla procedura di amministrazione controllata il mese scorso, i tempi stretti non giocano a favore di un salvataggio. Prima fissata al 31 maggio, la data limite di deposito delle offerte d’acquisto era stata rinviata al 12 giugno per consentire che si manifestassero espressioni di interesse dell'ultimo minuto. Ma a pochi giorni dalla data fatidica, sebbene si siano fatti avanti cinque acquirenti potenziali, non sarebbe stata presentata nessuna offerta completa e significativa, ha saputo FashionNetwork.com.

Collezione Primavera-Estate 2019 - Sonia Rykiel


Da una fonte vicina alla pratica, si viene a sapere che una sola offerta "strutturata" proveniente da una persona con esperienza nel settore, Emmanuel Diemoz (ex dirigente di Balmain, che aveva già tentato di comprare Carven senza successo l’anno scorso) è sul tavolo, ma non ancora finalizzata. L’offerta sarebbe infatti di portata molto ridotta, perché prevederebbe il mantenimento solamente di una trentina di dipendenti sui quasi 200 stipendiati dalla casa di moda parigina (ma che si sarebbero già ridotti a meno di 150) e l’importo dell’offerta d’acquisto sarebbe di soli 500.000 euro.
 
Vista la debolezza delle proposte, lo spettro della pronuncia di una liquidazione giudiziaria da parte del Tribunale Commerciale di Parigi sembra sempre più probabile.

In ultima istanza, la giustizia potrebbe ancora concedere qualche altro giorno in più di tempo per la presentazione delle offerte nel caso si mostrasse una manifestazione di interesse nei prossimi giorni, con la speranza di salvare più posti di lavoro e di finanziare meglio il rilancio della società.
 
Dopo molti anni di calo delle vendite e di ingenti investimenti, il fondo First Heritage Brands, proprietario del marchio francese dal 2012, ha deciso di smettere di spendere soldi a fondo perduto. L'attività della casa è finanziata solo fino alla fine di questo mese di giugno. Il fatturato della maison è stato di 32 milioni di euro nel 2018 (più di due volte in meno rispetto al 2012) e il numero dei dipendenti della società è di 178, filiali incluse, circa 150 dei quali lavorano in sede a Parigi. Una filiale estera è già stata chiusa, quella degli Stati Uniti, il mese scorso, e da quel momento i negozi negli States e nel Regno Unito hanno chiuso i battenti. Oggi rimangono solo 15 punti vendita in proprio ad insegna Sonia Rykiel, e un contingente di 200 rivenditori internazionali che commercializzano i prodotti della gloriosa casa francese.

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