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Pubblicato il
21 gen 2023
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Google taglia 12 mila posti di lavoro

Di
Ansa
Pubblicato il
21 gen 2023

Prosegue la cura dimagrante di Big Tech, per la fine del boom legato alla pandemia e per i timori di recessione. Anche Google usa la scure e taglia 12 mila posti di lavoro in tutto il mondo, circa il 6% della sua forza lavoro. Positiva la reazione del mercato: il titolo Alphabet guadagna oltre il 4%. È solo l'ultimo caso di riduzione del personale nel settore, che finora ha cancellato oltre 170 mila esuberi. L'annuncio è stato dato freddamente via email da Sundar Pichai, Ceo di Alphabet, la casa madre.

Sundar Pichai, Ceo di Alphabet - GETTY IMAGES NORTH AMERICA/AFP/Archives


"Negli ultimi due anni abbiamo visto periodi di crescita enormi, per fronteggiare e alimentare quella crescita abbiamo assunto personale per una realtà economica diversa da quella di oggi", ha spiegato. "Questi sono momenti importanti per affinare i nostri obiettivi, rivedere la base dei costi e dirottare i nostri talenti e i nostri capitali verso le principali priorità', ha proseguito citando tra queste l'intelligenza artificiale e assumendosi "la piena responsabilità" per l'impatto della decisione sulla vita dei dipendenti cacciati.

L'unica consolazione per loro è che resteranno sul libro paga per 60 giorni e riceveranno almeno 16 settimane di liquidazione, oltre ad altri benefici. Negli ultimi due anni, quando la gente viveva e lavorava in casa per la pandemia, Alphabet aveva assunto oltre 50 mila dipendenti per l'esplosione dei consumi digitali. Ma negli ultimi trimestri Google ha rallentato, mentre la vita tornava 'offline', l'economia frenava e la paura di una recessione bloccava gli inserzionisti. Una tendenza confermata anche per l'immediato futuro: nel primo trimestre del 2023 gli analisti di Wall Street prevedono per Alphabet una crescita annua solo dell'1,7% (contro il +32% dello stesso periodo dell'anno precedente) e un utile netto in calo di quasi il 25%.

In precedenza altre big della Silicon Valley avevano tagliato migliaia di posti di lavoro: 10 mila Microsoft, 19 mila Amazon, 11 mila Facebook. Anche altre società minori ridimensionano: Salesforce riduce del 10% la sua forza lavoro, Wayfair silura 1.750 impiegati. L'unica compagnia del settore a non aver annunciato tagli significativi è Apple. I Ceo si assumono in genere la responsabilità dell'eccesso di assunzioni durante la pandemia ma non pagano quasi mai per i loro errori: il mantra è adeguarsi alle tendenze dei consumatori. Fortunatamente, almeno negli Usa, dove il mercato del lavoro è ancora forte, gli addetti hi-tech sono molto ricercati, soprattutto dalle piccole aziende, e trovano altre occupazioni prima di dover chiedere l'assegno di disoccupazione.

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