19 lug 2021
Good’s allarga la distribuzione in Spagna e punta all’Asia
19 lug 2021
Il giovane marchio napoletano di occhiali realizzati con materiali di altissima qualità, bio ed ecocompatibili e prodotti artigianalmente Good’s eyewear ha ampliato la distribuzione in Spagna e ora punta allo sbarco in Asia, in particolare in Giappone, “dove l’attenzione maniacale al dettaglio da parte dei consumatori più raffinati e l’apprezzamento per il più sofisticato Made in Italy fanno sperare in un gradimento del marchio”, spiega a FashionNetwork.com Piero Buono, co-fondatore, Managing Director e ideatore del progetto di Good’s (che prende da lui anche il nome, in una versione anglicizzata).

“Ecco perché tutte le collezioni Good’s nascono con un nasello più pronunciato, che meglio si può adattare al mercato asiatico, ed alcuni degli ultimi modelli presentati prevedono la possibilità di adattare l’occhiale al viso grazie ad un particolare brevetto studiato dall’azienda”, continua Buono, che si avvale di una lunga esperienza nell’occhialeria e di una famiglia alle spalle che è presente da tre generazioni nel mondo dell’ottica.
Good's racchiude in sé anche un progetto culturale. La prima collezione del brand, curata dal co-fondatore e direttore creativo Francesco Maria Stazio, è infatti un tributo ai grandi architetti operanti a Napoli tra il ‘500 e il 2000: Antonio Niccolini, Cosimo Fanzago, Luigi Vanivitelli, Luigi Cosenza, Errico Alvino, Ferdinando Sanfelice, Giancarlo Alisio. Ogni modello prende il nome da un architetto e vi si ispira, e riporta sulle anime delle aste elementi architettonici riprodotti in scala tratti da tre chiese di Napoli: le bugne alterne al portale di San Gregorio Armeno, le bugne a punta di diamante della facciata della chiesa del Gesù Nuovo e le lesene scanalate della Certosa di San Martino.

Tutte le collezioni del brand presentano un numero limitato di modelli, prodotti solo in 90 pezzi, tutti numerati singolarmente, ma soprattutto l’intera sua filosofia di produzione è sostenibile, compreso il packaging ed i materiali per il punto vendita, che recuperano le assi dei ponteggi usati nel restauro delle chiese. Le montature degli occhiali Good’s sono realizzate in bio acetato M49 di Mazzucchelli, 100% riciclabile e 100% biodegradabile, senza agglomerati chimici per evitare reazioni allergiche, e su tutta la produzione è applicato un rigido protocollo in termini di filiera e utilizzo delle risorse.
“Good’s è nato in un momento storico globale molto difficile. Tuttavia oggi il brand è presente in oltre 100 punti vendita in Italia, da noi selezionati”, spiega ancora Piero Buono. “Abbiamo puntato in alto e il risultato è stato ottimo, considerando anche che è stato realizzato in pochi mesi di attività nell’anno definito horribilis. Il nuovo brand che doveva essere presentato al salone internazionale dell’occhialeria MIDO 2020, a causa dell’emergenza sanitaria ha dovuto spostare l’inizio della sua attività commerciale all’estate scorsa. Il salone dell’eyewear DaTE di Firenze, dello scorso settembre, è stato il primo momento di incontro fisico con i clienti”.

Attualmente Good’s eyewear è stato presentato in alcune nazioni europee, con risultati lusinghieri di distribuzione in punti vendita di fascia alta sul mercato spagnolo, in cui è già presente anche nelle vetrine delle ottiche di riferimento, e dove la diffusione verrà ulteriormente ampliata.
Ma Good’s si è distribuito anche in Belgio, Lussemburgo e Olanda, con trattative avanzate per essere commercializzato in Russia, Grecia e Francia. Le grandi aspettative sono anche legate all’intensa attività di digital marketing, messa a punto dal terzo cofondatore e Web Manager aziendale, Walter William Engle, il socio più giovane del brand.
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