Il marchio italiano di sneaker di lusso Golden Goose ha registrato un aumento del 30% dei ricavi lo scorso anno e vede spazio per un'ulteriore crescita espandendosi oltre la sua gamma di prodotti principali, ha dichiarato a Reuters il CEO Silvio Campara: "Continueremo a innovare il nostro business, che sono le sneaker, ma c’è qualcosa oltre le sneaker pronto per essere lanciato sul mercato".

Le sneaker di Golden Goose, riconoscibili dalla stella a cinque punte sul lato, sono vendute a oltre 400 euro. Il brand si è già diversificato negli ultimi anni con una proposta di abbigliamento e accessori, con un focus sulla pelletteria.
 
Il gruppo ha registrato nel 2022 ricavi per 501 milioni di euro, sostenuti dalla forte crescita nelle Americhe, nei canali retail e online. Le Americhe sono state il mercato in più rapida crescita lo scorso anno, con un aumento delle vendite del 55%, seguite dalla regione EMEA, dove le vendite sono aumentate di un terzo.

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"Quest'anno è iniziato molto bene in tutte le aree geografiche", prosegue Campara, aggiungendo di essere fiducioso che il gruppo possa aumentare la sua quota di mercato, poiché Golden Goose ha aumentato solo leggermente i suoi prezzi, in media dal 5% al 6% in tre anni, molto meno dei suoi concorrenti. "Questo ha aiutato Golden Goose a costruire una grande fiducia presso i clienti", precisa il CEO.
 
Il brand ha in programma di aprire altri 20 nuovi negozi quest'anno, un ritmo simile a quello del 2022, ha anticipato Campara. Golden Goose è stata acquisita da parte della società di private equity Permira dalla rivale Carlyle nel 2020 e il gruppo è stato valutato 1,3 miliardi di euro, hanno rivelato all’epoca alcune fonti.
 
L'anno scorso il gruppo ha acquisito il suo principale fornitore Italian Fashion Team, portando in casa circa il 40% della sua produzione, e potrebbe continuare a rafforzare la sua catena di fornitura. "L’operazione che abbiamo fatto l'anno scorso non sarà l'ultima... di sicuro abbiamo altre acquisizioni in cantiere", ha rivelato Campara, riferendosi alla filiera.
 
Il manager ha aggiunto che questo ha permesso all'azienda di essere flessibile, di adattarsi ai tempi buoni e cattivi e di assicurarsi personale qualificato "che è molto difficile da trovare di questi tempi".