Goat starebbe per mettere le mani sulla piattaforma Grailed
Il markeplace specializzato nella vendita di sneaker Goat Group Inc. sarebbe sul punto di mettere le mani sulla piattaforma di rivendita di abbigliamento streetwear Grailed, secondo un articolo di Bloomberg. L’ammontare dell’operazione non è stato rivelato.

In base ai termini della transazione, Grailed continuerà a operare come una piattaforma separata, ma utilizzerà l'infrastruttura di Goat, in particolare per la logistica e i pagamenti.
Non è la prima volta che le strade delle due società si incrociano. Goat ha infatti investito in Grailed nel settembre 2021, nell’ambito di un round di finanziamento da 60 milioni di dollari (61,55 milioni di euro) con il Gruppo Artemis e il CEO di Gucci Marco Bizzarri.
La start-up newyorkese aveva già beneficiato di un'altra raccolta fondi guidata da Index Ventures, che le aveva permesso di raccogliere 15 milioni di dollari (15,39 milioni di euro).
Grailed è stata fondata nel 2013 da Arun Gupta, Julian Connor e Jake Metzger. Gli acquirenti vi possono trovare articoli streetwear da uomo e da donna e pezzi firmati. Il sito si è fatto un nome grazie ad articoli di lusso unici, come le giacche Balenciaga o i maglioni vintage Coogi.
Da parte sua, il marketplace Goat Group è stato lanciato nel 2015 da Eddy Lu e Daishin Sugano ed è specializzato nella distribuzione di sneaker, abbigliamento e accessori di lusso. Da qualche tempo sta cercato di ritagliarsi un posto più importante nel settore dell'abbigliamento.
Nel giugno 2021, Goat ha portato a termine una raccolta fondi di 195 milioni di dollari (200,04 milioni di euro), che le ha permesso di raddoppiare la sua valutazione, da 1,8 miliardi di dollari (1,85 miliardi di euro) a 3,7 miliardi di dollari (3,8 miliardi di euro). All'epoca, Goat disse di voler utilizzare quel capitale per continuare a investire nello sviluppo della divisione sneaker, ma anche nelle categorie abbigliamento e accessori, che stanno crescendo rapidamente.
L’azienda vuole anche aumentare la propria presenza nel mondo: attualmente conta 13 sedi ma prevede di aprirne di nuove a Chicago, in Giappone e a Singapore. Intende inoltre fare “investimenti significativi” nelle proprie capacità tecnologiche.
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