APCOM
16 set 2013
Gli eredi di Bata chiedono un miliardo per beni confiscati
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16 set 2013
Gli eredi di Jan Antonin Bata (1895-1965), dell'omonima multinazionale delle calzature, hanno presentato ufficialmente una richiesta di mega indennizzo alla Slovacchia, di valore pari a un miliardo di euro, per le proprietà confiscate nell`immediato dopoguerra, al tempo della Cecoslovacchia, in applicazione dei Decreti Benes. Il ministero delle Finanze di Bratislava si è limitato a confermare di aver ricevuto tale richiesta, senza ulteriori commenti.
Jan Antonin Bata era negli anni Trenta uno degli uomini più ricchi del mondo. Dopo la fine del secondo conflitto mondiale, ancor prima dell'avvento del regime comunista, fu espropriato del suo immenso patrimonio con l`accusa di essere stato un collaboratore degli occupanti nazisti.
Furono applicati contro di lui i Decreti Benes, vale a dire le normative emanate dall'allora presidente Edvard Benes contro i collaborazionisti e dirette alla espulsione dei tedeschi dei territori Sudeti.
Proprio quest'anno, lo scorso aprile, le autorità slovacche hanno cancellato la vecchia sentenza del 1947 nei confronti di J. A. Bata, riconoscendone l`innocenza, come già fatto nel 2007 dalla Repubblica Ceca.
Proprio quest'ultima novità ha convinto i discendenti di Bata, ora residenti in Brasile, a chiedere di essere risarciti.
Fonte: APCOM