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29 set 2013
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Gli acquisti free tax in forte crescita in Italia nel 1° semestre

Pubblicato il
29 set 2013

L’Italia continua ad attrarre turisti stranieri anche per lo shopping. Nei primi sei mesi del 2013 gli acquisti realizzati da clienti extra comunitari nel Belpaese sono aumentati del 16% e dovrebbero raggiungere i 6 miliardi di euro a fine 2013. Questo è quanto emerge dalla rilevazione periodica effettuata dalla società Global Blue sulla base dei rimborsi IVA chiesti in dogana dai turisti in uscita dall’Italia. I dati sono stati anticipati da "Il Sole 24 Ore" e da Assorologi, e verranno presentati a Milano il prossimo 28 ottobre.

Via Montenapoleone


I russi rimangono ancora una volta in testa alla classifica dello shopping tax free. Hanno realizzato da soli il 30% degli acquisti complessivi, seguiti dai cinesi, con il 18% e, a debita distanza, da giapponesi e americani, entrambi con il 5% delle vendite. Gli ucraini hanno registrato la crescita più forte (+58%) rispetto al periodo analogo del 2012.

Le principali città del free tax shopping si confermano Milano, Roma, Firenze, Venezia e Verona. Il 76% degli acquisti riguarda l’abbigliamento e gli accessori (con una spesa media di 642 euro), seguiti da gioielli e orologi.

Nel corso dei primi otto mesi 2013 gli articoli di orologeria e gioielleria venduti dai negozi italiani a turisti extracomunitari hanno rappresentato il 15% del valore totale, con un incremento di quasi 6 punti percentuali sullo stesso periodo dell’anno precedente. I dati di Global Blue sono resi noti da Assorologi.

Il valore medio delle transazioni di questi articoli supera i 2.600 euro ed è di gran lunga la cifra più alta rispetto alle altre categorie merceologiche, nonché rispetto alla media generale, ferma a 700 euro. Interessante osservare che le transazioni di orologeria e gioielleria superiori ai 3.000 euro rappresentano il 18% del totale, ma sono il 79% delle vendite a valore generate nei negozi.

I turisti più interessati a fare acquisti di questo genere in Italia sono i cinesi (31% del totale per quasi 5.000 euro di valore medio), seguiti dai russi (16% del totale e quasi 2.000 euro di valore medio) e dagli statunitensi (13% del totale e 1.900 euro di valore medio). I cinesi, in particolare, hanno fatto registrare uno strabiliante incremento del 3000% dal 2006 ad oggi quali clienti dei negozi italiani.

«In una fase così debole sul fronte dei consumi interni certamente il gradimento mostrato dal turismo di qualità verso l’orologeria acquistata nei negozi italiani rappresenta un segnale molto positivo e confortante. Sarebbe opportuno non disincentivare questi acquisti attraverso adempimenti burocratici abnormi né aggravare ulteriormente i prezzi con un incremento IVA che avrebbe effetti negativi sulle vendite e quindi, in ultima analisi, sullo stesso gettito fiscale», afferma il presidente di Assorologi Mario Peserico.

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