Givenchy Couture: “Moon River” nel Marais
Nessuna casa di moda è legata in modo così indissolubile a una leggenda di Hollywood come Givenchy lo è con Audrey Hepburn, leitmotif di una collezione raffinata presentata domenica sera a Parigi dal direttore creativo del marchio francese Clare Waight Keller.
“Audrey fa così parte di Givenchy che ha un’influenza su quasi tutto”, ha detto la Waight Keller, che ha offerto a tutti gli invitati un programma elegante con ritratti e schizzi di Hubert, insieme a immagini di look fra i più memorabili del leggendario stilista, che è morto lo scorso 10 marzo.
“Mi ha detto di essere forte. Credeva nell’eleganza e nello chic. E ho sentito che dovevo essere molto rispettosa della sua visione della donna in questa collezione”, ha aggiunto Clare Waight Keller, che ha incontrato de Givenchy poco prima della sua morte.
Un'espressione pulita di purezza della moda, dalle gonne in failleargentata alle cappe-redingote dalla linea sottile fino ai romantici mantelli dalle forme arrotondate e ai favolosi abiti con collo a tulipano tenuti insieme con una grossa cintura in pelle all’altezza della scollatura.
La stilista britannica ha chiaramente il controllo assoluto del suo atelier; in particolare negli straordinari abiti con piume di gallo stratificate e realizzate in colori sfumati. Con un bel gesto, Clare Waight Keller ha salutato al termine della sfilata accompagnata da una dozzina di membri del suo atelier, rispettando una vecchia tradizione di Hubert.
Naturalmente, è ben noto che quando si è recata alla prima prova d’abito per Hubert, la Hepburn era ancora una giovane attrice ingenua, e lo stilista si aspettava di trovarsi davanti Katherine Hepburn e non la sconosciuta Audrey. Ma lei ha finito per diventare una delle gran dame più in voga del pianeta, che è l’elemento che la collezione ha catturato. Non c’era niente della rigidità che comunemente si associa alle donne benestanti e ben vestite che s’incontrano per pranzi sociali (spesso sposate, non lavoratrici e ciniche), ma piuttosto tutta l’eleganza ricca di nonchalanceche ha sempre caratterizzato Audrey.
Nel finale, gli altoparlanti hanno trasmesso “Moon River”, di Henry Mancini, la famosissima canzone dei titoli e della colonna sonora di Colazione da Tiffany, film in cui Givenchy ha vestito la Hepburn nel suo ruolo più famoso interpretando il personaggio di Holly Golightly.
In questo show co-ed, la Waight Keller ha fatto accompagnare le sue signore moderniste da alcuni rocker dandy – la maggioranza dei quali in redingote di lana color antracite e luccicanti lustrini. Un capo con spalle imponenti che era indossato anche dalle modelle donne. Tutti marciavano fieri sulla gigantesca passerella a specchi all’interno degli Archives Nationales, in pieno Marais.
“Quando mi sono immersa totalmente nelle ricerche negli archivi mi sono resa conto che Hubert aveva questa spalla fantastica, che dà un grande tocco maschile. E che fa parte del linguaggio che sto sviluppando”, ha sorriso Clare Waight Keller.
La sfilata è stata la prima di Givenchy da quando la Waight Keller ha fatto il gol dell’anno nell’universo della moda vestendo Meghan Markle al suo matrimonio col Principe Harry.
Tradizionalmente, lo show d’apertura dell’Alta Moda di Parigi era Atelier Versace, sin dai giorni di gloria in cui Gianni ha reinventato la Haute Couture, bandendo le signore dei pranzi sociali di cui sopra e accogliendo a braccia aperte Madonna e Prince in prima fila.
Oggi è piuttosto Givenchy ad aver preso questo posto, nonostante Miu Miu, Sonia Rykiel, Hermès e Vetements abbiano tenuto i loro défilé prima di quello della Waight Keller, in questo weekend di eventi moda. Insomma, Givenchy era lo show di cui Parigi aveva bisogno per accendere la stagione della Couture.
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