AFP
Gianluca Bolelli
8 ott 2020
Givaudan: vendite in aumento, ma frenate dagli effetti valutari
AFP
Gianluca Bolelli
8 ott 2020
Il gruppo elvetico Givaudan, numero uno mondiale dei profumi e degli aromi, ha reso noto giovedì di aver registrato vendite leggermente inferiori alle attese nei primi nove mesi dell’esercizio, ridotte dagli effetti valutari, nonostante un rimbalzo nel terzo trimestre.

Nei primi 9 mesi dell’anno, il suo fatturato è salito del 2,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a 4,7 miliardi di franchi svizzeri (4,4 miliardi di euro) con la richiesta di detersivi e prodotti per la pulizia che ha contribuito a compensare il calo della profumeria raffinata, ha indicato la società in un comunicato stampa.
Esclusi effetti valutari ed acquisizioni o cessioni, le sue vendite sono cresciute del 3,7%, con l'impatto negativo dei tassi di cambio che è stato pari a 317 milioni di franchi svizzeri, ha specificato il gruppo, che deve scontare la forza valutaria del franco svizzero.
Per fare un confronto, gli analisti intervistati dall'agenzia svizzera AWP si aspettavano in media un fatturato di 4,8 miliardi di franchi.
Le sue attività nella profumeria e nei prodotti di bellezza, supportate dalle acquisizioni realizzate, hanno visto aumentare le vendite del 5,3% in nove mesi, a 2,1 miliardi di franchi svizzeri, nonostante il forte calo della profumeria raffinata, che aveva risentito della chiusura di negozi e duty free negli aeroporti con il lockdown e le restrizioni di viaggio.
La sua divisione aromi, cui Givaudan ha cambiato nome in Goût et Bien-être (Gusto e Benessere), da parte sua ha registrato un più modesto aumento delle vendite dello 0,6%, a 2,5 miliardi di franchi.
Il direttore generale dell’azienda svizzera, Gilles Andrier, si è tuttavia definito “molto soddisfatto” delle performance del gruppo, considerando la pandemia di Covid-19, che “continua ad avere un forte impatto sul mondo”, ha affermato nel comunicato.
Nel solo terzo trimestre, le vendite del gruppo hanno mostrato segnali di ripresa, risalendo del 3,1%, dopo un più timido aumento del 2,8% nel secondo trimestre.
Il gruppo ginevrino, che rinnova i propri obiettivi finanziari ogni cinque anni, aveva pubblicato a fine agosto la roadmap per il periodo fino al 2025, indicando di voler puntare ad un aumento del fatturato dal 4 al 5% annuo.
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