Givaudan: le vendite dei primi 9 mesi d’esercizio trainate dalla divisione aromi

Il gruppo svizzero Givaudan, numero uno mondiale dei profumi e degli aromi, ha reso noto un incremento delle vendite nei primi 9 mesi, su impulso della divisione aromi, rafforzata da alcune acquisizioni e da un tasso di cambio favorevole. Givaudan ha confermato i propri obiettivi al 2020, puntando soprattutto a una crescita delle vendite fra il 4 e il 5%.

Nel periodo da gennaio a fine settembre, il gruppo di Ginevra ha visto aumentare il fatturato del 6,8% in un anno, a 3,7 miliardi di franchi svizzeri (3,2 miliardi di euro), ha indicato la stessa azienda in un comunicato, ricordando che la base comparativa rispetto all’anno precedente era già elevata. Anche i tassi di cambio hanno giocato a suo favore, visto il riflusso del franco svizzero. In monete locali, la progressione delle vendite si limita al 3,5%.
 
Tali dati sono conformi alle previsioni degli analisti interpellati dall’agenzia svizzera AWP, che puntavano in media su vendite per 3,7 miliardi.

Pubblicità

Le vendite della divisione profumeria sono cresciute del 2,5%, a 1,7 miliardi, ha quantificato il gruppo, che concepisce fragranze per i grandi nomi della profumeria e anche profumi per detersivi e prodotti per l'igiene personale.
 
La divisione aromi ha visto crescere le vendite del 10,9%, una volta convertite in franchi svizzeri. In valute locali, esse sono aumentate del 4,7% su base comparabile, ma del 12,5% se teniamo conto delle acquisizioni.
 
Dopo essersi preso una lunga pausa nelle operazioni di crescita estera, Givaudan ha moltiplicato le acquisizioni mirate, dopo l’acquisto nel 2014 del francese Soliance, un produttore di principi attivi per cosmetici. Dall’inizio di quest’anno, Givaudan ha comprato una dopo l’altra l’azienda elvetica Activ International, l’olandese Vika, e a fine settembre la divisione nutrizionale della brasiliana Centroflora. L’anno scorso, Givaudan si era già rafforzato comprando dalla statunitense ConAgra la divisione chiamata ‘Spicetec’.
 
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP