Giuliano Fujiwara lancia una vintage collection e si espande all'estero

Di

Elena Passeri

Pubblicato il
5 dic 2012

"Il nostro focus oggi, in un periodo di crisi, globalizzazione e concorrenza internazionale, è quello di incrementare il valore del brand utilizzando una strategia di Heritage Marketing che si basi sui valori iconici che hanno garantito il successo di un marchio che ha oggi più di 25 anni", è quanto dichiarato da Stefano Sacchi, CEO di Giuliano Fujiwara, a margine del convegno organizzato dal Milano Fashion Global Summit a Firenze.

Nonostante sia di nicchia, il brand ha infatti una componente storica, statica, iconica, che è servita a renderlo riconoscibile nel tempo. "Anche perchè - ha precisato il CEO intervistato da FashionMag.com - malgrado il nome e l'origine del fondatore, che era giapponese ed è mancato dieci anni orsono, il brand è italiano e made in Italy. Il merito del signor Yoshiaki Fujiwara fu di unire la tradizione del savoir-faire italiano a valori ed aspetti (la linearità, l'essenzialità e il minimalismo) tipicamente giapponesi".

"Dalle sue origini, Giuliano Fujiwara ha vissuto una grande evoluzione e ci siamo resi conto che non avevamo sfruttato il nostro archivio. Così, da questa stagione, abbiamo deciso di recuperarlo, creando una capsule collection di 17 pezzi tra uomo e donna che si chiamerà 'New Vintage' e verrà presentata il 12 gennaio a Milano, in occasione della Moda Uomo", ci ha spiegato Stefano Sacchi. La capsule collection reinterpreterà i dettagli della prima collezione, quella del 1986, riattualizzando linee del passato, nel rispetto, pero', del loro DNA.

L'azienda, che ha chiuso il 2011 con un fatturato di 1,5 milioni di euro e prevede di arrivare circa a 2 milioni nel 2012, ha in programma l'apertura di 10 negozi in Cina entro due anni e, nel 2013, sta valutando la possibilità di inaugurare anche un monobrand a Londra o New York. Sempre a New York, il prossimo anno, verrà aperto anche il primo showroom americano dedicato alle collezioni del marchio.