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22 apr 2021
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Giornata della Terra: proliferano le iniziative delle aziende di moda e beauty

Pubblicato il
22 apr 2021

Nuove iniziative creative, ecologiche o solidali caratterizzano gli sforzi dei marchi di moda, lusso e bellezza per mobilitarsi in favore della tutela dell’ecosistema e per sensibilizzare la propria clientela sulle tematiche ambientali a partire dall’Earth Day del 22 aprile, la maggiore manifestazione globale dedicata alla salvaguardia del nostro pianeta e alla sostenibilità ambientale, che ogni anno mobilita un miliardo di persone in ben 192 Paesi. Promossa dall’attivista americano John McConnell in occasione della Conferenza UNESCO del 1969 e ufficialmente istituita il 22 aprile 1970, la Giornata della Terra è sempre più d’attualità in questi anni in cui le giovani generazioni chiedono a gran voce alle aziende mondiali un futuro improntato sulle fonti rinnovabili, sul consumo sostenibile e sullo sviluppo di una green economy. Ecco un elenco dei nuovi progetti.

A|X Armani Exchange perNational Geographic


A|X Armani Exchange per National Geographic
A|X Armani Exchange collabora, per la seconda stagione, con National Geographic creando una serie di t-shirt e felpe ispirate alla natura per sensibilizzare sul tema delle specie a rischio e sulla tutela della biodiversità.
 
Al centro della collaborazione sono le stampe ispirate al lavoro di Joel Sartore, partner, fotografo e fondatore di National Geographic Photo Ark. Attraverso la documentazione fotografica degli animali in pericolo che attualmente vivono negli zoo e nelle riserve in varie parti del mondo, il progetto Ark intende ispirare le persone ad agire, prima che sia troppo tardi.

La collezione, composta da t-shirt e felpe, riporta le immagini di Joel Sartore come fossero le copertine di LP e ogni animale diventa l’immaginaria pop star di un disco. L’acquisto dei capi (la collezione è già in vendita dal 22 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, nei punti vendita A|X Armani Exchange) andrà a supporto di National Geographic per la sua attività globale non profit volta a proteggere e illuminare il mondo attraverso il lavoro di scienziati, esploratori ed educatori.
 
The North Face
In occasione della Giornata Mondiale della Terra, The North Face presenta l’iniziativa per ridurre l’impatto ambientale “Exploration Without Compromise”, tramite la quale entro il 2025 il 100% dei materiali di punta utilizzati per la creazione dei suoi capi sarà riciclato, rigenerato o riutilizzato.
 
Secondo l’agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente (EPA), ogni anno l'85% dei prodotti tessili realizzati finisce nelle discariche, incluso abbigliamento, scarpe e attrezzatura. Ecco allora che entro la primavera del 2022, l'80% dei tessuti d'abbigliamento sintetici del marchio del gruppo VF Corp. sarà riciclato e il brand continuerà a valutare nuove opportunità per una supply chain sempre più sostenibile e per una produzione più consapevole, che includa materiali riciclati, agricoltura rigenerativa e design circolare, ottimizzando così la propria produzione, visto e considerato che più della metà delle emissioni di CO2 sono generate dalle varie fasi di realizzazione dei prodotti.
 
In concomitanza con il lancio di tale iniziativa, verrà resa disponibile (per adesso solo in Germania a partire dal 4 maggio, e in futuro anche in alte nazioni) la piattaforma di recommerce “The North Face Renewed”, che offrirà ai consumatori sempre più alternative per i propri acquisti in un’ottica di maggiore attenzione al riutilizzo.
 
Inoltre, The North Face è impegnata a raggiungere gli obiettivi Science-Based Targets (SBT) fissati da VF Corporation, tra cui una riduzione assoluta delle emissioni di gas serra Scope 1 e 2 del 55% entro il 2030, rispetto al 2017, e una riduzione delle emissioni di gas serra Scope 3 del 30% entro il 2030, rispetto al 2017, con un focus sui materiali farm-to-retail, sulle operazioni di approvvigionamento e sulla logistica. I materiali principali, poliestere, nylon, cotone e pelle, costituiscono circa il 93% del materiale utilizzato in peso e il 97% delle emissioni di gas serra, anche se questi numeri possono variare di anno in anno. Altre materie prime sono usate di rado, ma The North Face sta lavorando per assicurarsi di utilizzare opzioni alternative riciclate e/o più pulite per l’approvvigionamento. Per esempio, un materiale che viene impiegato è il Tencel Lyocell di Lenzing, le cui fibre derivano da foreste gestite in modo sostenibile.

"Vega 141" - U.S. Polo Assn.


U.S Polo Assn.
Il marchio di polowear U.S. Polo Assn., diffuso oggi in circa 1.100 punti vendita di 180 nazioni, celebra la Giornata della Terra il 22 aprile con il lancio ufficiale in tutto il mondo di “USPA Life”, la campagna di sostenibilità del brand per sensibilizzare maggiormente il pubblico e l’industria della moda sulle tematiche di tutela ambientale, presentando importanti novità di prodotto a livello globale. Tra i prodotti USPA Life in vendita con la collezione PE 2021 ci sono le polo realizzate con filati riciclati di alta qualità e cotone sostenibile e i capi in denim prodotti con filati ricavati da bottiglie d'acqua riciclate.
 
La sneaker retrò-tennis “Vega 141” vanta invece un’innovativa tomaia in ecopelle ottenuta grazie a speciali polimeri idrofili, invece dei solventi chimici, e non danneggia l’ambiente. Costa 89 euro al pubblico. Per la prossima stagione Autunno-Inverno, la “Vega 141” sarà proposta per uomo e donna con caratteristiche ancora più eco-friendly, come la tomaia completamente biodegradabile. Anche il packaging e le etichette dei capi e delle calzature USPA Life sono realizzati in materiali riciclati.
 
The Style Outlets
In occasione della Giornata Mondiale della Terra, l’artista torinese Nicolò Canova “colorerà” le campagne Primavera-Estate 2021 dei due centri Vicolungo e Castel Guelfo The Style Outlets. Presso i centri l’artista realizzerà anche due installazioni artistiche intitolate “Our future in our hands”, due globi terrestri in cui i visitatori potranno lasciare il proprio consiglio o augurio per un mondo migliore e più sostenibile. Alla fine dell’estate, uno dei due globi entrerà a far parte della mostra "WePlanet - 100 globi per un futuro sostenibile", manifestazione artistica che vedrà 100 globi – personalizzati da altrettanti artisti e ‘adottati’ da altrettante aziende – popolare le principali vie e piazze di Milano, nell’ambito di una campagna di raccolta fondi a favore dei settori ambientale e sanitario.
 
Le illustrazioni di Canova, dal tocco surreale e vivace, coloreranno le campagne di Vicolungo e Castel Guelfo The Style Outlets su tutti i canali, digitali e non. Dopo un’anteprima lanciata per la Festa della Donna e la Festa del Papà, la collaborazione proseguirà per tutti gli appuntamenti della stagione primavera-estate, a partire dalla campagna Spring “Re-Think a future in colors”, ripresa con l’hashtag #ripensiamoilfuturo sui canali social dei due outlet.
 
La collaborazione con The Style Outlets in Italia si inserisce in un più ampio filone legato alla sostenibilità e alla valorizzazione delle realtà territoriali, temi al centro della strategia di Neinver, la società immobiliare spagnola a cui Vicolungo e Castel Guelfo The Style Outlets fanno capo. Presente in Italia, Spagna, Francia, Germania, Polonia e Paesi Bassi, Neinver ha coinvolto artisti locali nella realizzazione delle campagne Primavera-Estate, con l’obiettivo di arricchirne i layout ed esaltare lo stile del marchio, esprimendo energia, entusiasmo e speranza per il futuro.

L'ape di Green B - Benetton


Benetton
In occasione della Giornata Mondiale della Terra, il gruppo Benetton lancia “Green B”, progetto che raccoglie tutte le iniziative di sostenibilità dei marchi dell’azienda. Dalla concezione e realizzazione del prodotto alla catena di fornitura, dall’efficientamento energetico all’attenzione per le comunità, una visione a 360° che mette a sistema l’impegno per l’ambiente e le persone della società di Ponzano Veneto.
 
“Green B unisce diverse anime di Benetton. Verde come il colore del logo che ha reso il marchio celebre in tutto il mondo. B come l’iniziale del nome dei suoi fondatori, ma anche come “to be” – perché la sostenibilità fa parte della nostra essenza -, e come “bee”, l’ape, un piccolo insetto industrioso e collaborativo, senza il quale l’intero ecosistema andrebbe in crisi”, spiega Massimo Renon, amministratore delegato di Benetton Group. L’ape è anche il logo del progetto.
 
Green B avrà un’ampia declinazione su tutti i touchpoint di Benetton Group. I clienti troveranno il simbolo dell’ape all’interno dei punti vendita, sulle piattaforme digitali, sui tag dei capi dei marchi che rispondono ai valori incarnati dal progetto, ma anche sul Bilancio Integrato, la pubblicazione in cui l’azienda illustra come strategia, governance e performance consentono di creare valore nel breve, medio e lungo periodo, nel rispetto dell’ambiente e delle persone.
 
Collistar
Il marchio di trucchi e cosmetici Collistar, parte di Bolton Group, sposa pienamente l’approccio adottato dal piano di sostenibilità del gruppo, “We Care”, che è disegnato su tre pilastri: Sourcing, Production e People. Il brand si impegna, in occasione dell’Earth Day 2021, per la scelta di materiali, ingredienti e formule ecocompatibili e responsabili, con l’obiettivo di salvaguardare le risorse naturali collaborando con fornitori italiani, e mira a sostenere la bellezza, e soprattutto le donne, tramite partnership con organizzazioni come WeWorld o il FAI, dopo che il gruppo Bolton (multinazionale italiana con sede a Milano, ma fondata ad Amsterdam nel 1978, con interessi nei settori del food, dello skincare, dei prodotti per la cura della casa e per il bucato o nel campo degli adesivi e collanti) ha recentemente aderito al Global Compact delle Nazioni Unite. 
 
Del resto, ricorda Collistar, un grande passo in questa direzione fu proprio fatto da una donna: la politica norvegese Gro Harlem Brundtland nel 1987, al tempo a capo della commissione dell’ONU “Ambiente e Sviluppo”, diede la prima definizione del legame e del valore tra ambiente e sviluppo sostenibile.

"Mojito Bio" - Scarpa


Scarpa
L’azienda veneta di calzature outdoor lancia il suo primo modello di scarpa 100% biodegradabile, la “Mojito Bio”, proposta con allacciature climbing in 6 varianti colore. La sua biodegradabilità è stata certificata da Intertek Green Leaf. La ricerca del Green Lab di Scarpa è stata in grado di rendere il processo di smaltimento degli scarti 10 volte più veloce, grazie all’utilizzo di materiali modificati e resi più facilmente decomponibili. A partire dalla tomaia, realizzata in PET filato con tecnologia knit senza scarti di produzione, il modello vanta un’intersuola in EVA biodegradabile in cui l’utilizzo della gomma naturale nel battistrada assicura un ottimo grip. La “Mojito Bio” è parte del progetto molto più ampio di Scarpa di produrre per le prossime stagioni nuove calzature di derivazione naturale o nate dall’utilizzo di materiali di riciclo.

Red Circle Investments
In occasione della Giornata della Terra 2021, la società di investimenti di Renzo Rosso Red Circle Investments rende noto di aver investito in Planet Farms, società attiva nel ‘vertical farming’, un sistema di coltivazione verticale unico al mondo che permette di coltivare, in modo innovativo e sostenibile, ortaggi dalle migliori proprietà nutrizionali. 
 
Fondata da Luca Travaglini e Daniele Benatoff, Planet Farms vanta la costruzione della più grande ‘vertical farm’ d’Europa a Cavenago, nei pressi di Milano, una delle più grandi al mondo, e la più avanzata a livello di tecnologia e automazione, in grado di produrre insalata in foglia ed erbe aromatiche risparmiando il 95% dell’acqua e il 90% del suolo rispetto alle coltivazioni tradizionali, senza l’impiego di sostanze chimiche come pesticidi e diserbanti.
 
"L’agroalimentare può offrire grandi opportunità in termini economici, occupazionali e sociali, anche e soprattutto per i giovani, e rappresentare un tassello fondamentale per la ripartenza dell’Italia. Mi piace investire in progetti che reinventano il futuro e il mondo di Planet Farms sposa qualità, valori nutrizionali, e utilizzo responsabile delle risorse, e rappresenta una risposta concreta ai problemi che affliggono l’agricoltura tradizionale di oggi, sostituendo l’uso della chimica, utilizzata per proteggere il raccolto, con la tecnologia, nel modo più sostenibile possibile. E il prodotto mi ricorda davvero i sapori di una volta, quelli della fattoria in cui sono nato”, ha commentato in una nota Renzo Rosso.
 
L’attuale portafoglio partecipazioni di Red Circle Investments spazia dal mondo digitale (da Cortilia, primo mercato agricolo online e innovativo e-commerce del food, alla social app Depop e alla società di investimenti ICONIQ Capital attiva nel settore tecnologico con alcuni dei nomi più importanti della Silicon Valley), al mondo dell’occhialeria (con partecipazioni in Marcolin e in Retrosuperfuture) e della viticoltura (con il recente ingresso nel capitale azionario di Masi Agricola, uno dei produttori italiani di vini pregiati più conosciuti e premiati al mondo), oltre a partecipazioni in società ‘MedTech’ internazionali ad alto potenziale di innovazione tecnologica e terapeutica come TechWald e CoImmune, e nel settore della purificazione delle acque come WOW Technology. Red Circle gestisce anche importanti investimenti nel settore dell’hospitality, dalla Diesel Farm, che ha da poco aperto un agriturismo enogastronomico di qualità, al Pelican Hotel di Miami, alla partecipazione nel trendy Chiltern Firehouse Hotel di Londra, fino alla recente acquisizione dello storico hotel Ancora di Cortina d’Ampezzo.

Il Bisonte


Il Bisonte
Ricordando di produrre sin dagli anni Settanta con conce vegetali e pellami metal free che derivano esclusivamente da animali allevati per uso alimentare, posizionandosi così come precursore delle green company, ed invitando persone e aziende ad assumere un atteggiamento sempre più responsabile, l’azienda toscana di pelletteria Il Bisonte presenta per l’Earth Day 2021 il ‘Journal’ prersente sul suo sito, che racconta storie e iniziative concrete con l’obiettivo di ispirare azioni condivise di cambiamento. Una di queste storie è quella di Yacouba Sawadogo, un agricoltore che è riuscito a piantare alberi nel deserto.
 
“Tutti noi, col nostro sapere, nel nostro lavoro e nella nostra quotidianità”, spiega Luigi Ceccon, AD del Il Bisonte (azienda che vanta una filiera cortissima concentrata nel raggio di 30 km in provincia di Firenze), “possiamo contribuire in modo fondamentale alla rinascita del pianeta. Un’idea come quella di «piantare alberi nel deserto» dà un apporto concreto al presente e lo fa senza far ricorso a tecnologie invasive. A Sawadogo sono bastate l’intuizione di abbinare la conoscenza dell’ambiente con l’uso sapiente delle mani e la determinazione nel portarla avanti. La sua storia è dunque anche un elogio dell’artigianalità”.

Vans
Il marchio californiano di calzature, abbigliamento e accessori per gli action sports Vans comunica di affiancarsi alle Nazioni Unite per il raggiungimento del Sustainable Development Goal numero 12: garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo. Più precisamente, entro il 2030, i principali materiali utilizzati da Vans saranno al 100% rigenerativi, di provenienza responsabile, rinnovabili o riciclati, inclusi gomma, cotone, pelle e poliestere, per arrivare a coprire l’85% sul totale dei materiali utilizzati dal brand. L'azienda americana si impegna a promuovere e avviare pratiche di agricoltura rigenerativa in aziende che producono gomma, cotone e pelle, utilizzando poi questi materiali nei suoi prodotti, a sperimentare alternative di origine naturale che garantiscano un minor impatto in termini di emissioni rispetto ai materiali sintetici tradizionali a base di petrolio, e a sostituire il poliestere vergine utilizzato per scarpe, abbigliamento e accessori con soluzioni riciclate.

Vans


Inoltre, l'azienda si impegna ad abbattere del 43% le emissioni di anidride carbonica, riducendo del 35% l'impatto medio dei materiali principali entro il 2025, utilizzando il 50% di poliestere riciclato entro il 2025 e, sempre entro quell'anno, Impiegando esclusivamente cotone sostenibile. Entro il 2025, Vans si impegna anche ad eliminare tutti gli imballaggi in plastica monouso (saranno eliminati i sacchetti di plastica nei punti vendita entro la fine del 2021) e ridurre gli sprechi in ogni ambito del suo modello di business.

Vans sta poi lavorando per garantire che tutte le strutture di proprietà e in gestione utilizzino energia rinnovabile al 100% entro il 2025. Nel 2017, l'azienda ha iniziato questa transizione installando un impianto fotovoltaico da 1 Megawatt presso la sua sede centrale che ha ottenuto la certificazione LEED Platinum. Confermata la collaborazione con "Sole4Souls", un'organizzazione non-profit che crea posti di lavoro sostenibili e distribuisce gratuitamente scarpe e abbigliamento a chi ne ha bisogno in tutto il mondo. Nei negozi che aderiscono al progetto, i clienti possono lasciare le proprie scarpe inutilizzate, a cui viene data una seconda vita.


Tombolini
Per l’Earth Day del 22 aprile l’azienda marchigiana di menswear crea “Zero Gravity Washable”, abito sartoriale lavabile in lavatrice pensato per ridurre gli sprechi idrici e salvaguardare le energie, con le sue caratteristiche stilistiche e materiche che rimangono invariate dopo i lavaggi. L’abito è fatto di lana vergine pura al 100% e si lava direttamente in lavatrice a trenta gradi semplicemente racchiudendolo nel sacchetto consegnato in dotazione.

Made For A Woman


Made For A Woman
Il marchio di borse lanciato nel 2018 dalla designer italo-indo-malgascia Eileen Akbaraly, rende noto per l’Earth Day 2021 di incrementare la produzione di rafia etica e sostenibile raccolta in un parco nazionale protetto nel Madagascar nordoccidentale (Certificata Amori BSCI), che viene tinta con pigmenti AZO-free e colori naturali. Tutti i residui di rafia vengono riciclati e utilizzati per la creazione di headband, visiere e imbottiture per prodotti di homewear. Un progetto a sostegno dell’economia locale e dal forte legame con la tradizione culturale malgascia e la natura.

Gioseppo
In occasione della Giornata Mondiale della Terra, il brand di calzature spagnolo ha creato la label “Have a Nice World”, per creare collezioni che seguono le ultime tendenze ma che utilizzano materiali riciclati come poliestere, cotone e fibre naturali provenienti da foreste sostenibili. A tale proposito, Gioseppo ha presentato il progetto “Gioforest” che, assieme all’associazione Oxizonia, si occupa della riforestazione dell’Amazzonia. Il Gioforest è un'area protetta di 200 ettari situata nello stato di Cusco (Perù) nel distretto di Chontachaka, che sarà riforestata con diverse specie: palma chonta, mogano messicano, paca paca, alloro e caobilla. Grazie a Gioforest verrà creato un modello di manutenzione, cura e conservazione dell'Amazzonia, fermando l'avanzata dell'estrazione mineraria e del disboscamento illegale.
 
Infine, per la Primavera-Estate 2021 le label Gioseppo Woman e Gioseppo Kids lanciano una capsule collection, rispettivamente di ciabattine per la donna e sandaletti per le bimbe, dal taglio semplice e dai colori naturali con solette in cuoio realizzate in concerie che seguono un protocollo sostenibile ed ecologico.

Eco


Eco
Il marchio di occhialeria Eco rivela in occasione dell’Earth Day di aver raggiunto il traguardo dei 2,5 milioni di alberi piantati nell’ambito della sua collaborazione con l’associazione Trees for the Future tramite l’iniziativa “Eco - One Frame One Tree”, grazie alla quale viene piantato un albero per ogni occhiale venduto. Eco non è sostenibile per l’ambiente solo nel proprio nome, visto che i materiali che costituiscono i suoi occhiali sono biobased o riciclati, come i metalli e le plastiche marine, e anche il packaging è eco-friendly.
 
Souldaze
Fondato e disegnato dalla romana Domitilla Mattei - 36 anni, una limited edition disegnata qualche anno fa per The Blonde Salad di Chiara Ferragni - il marchio Souldaze (che sta per ‘stordimento dell’anima’ in inglese, ndr.) lancia una linea di costumi da bagno realizzati con la plastica delle bottiglie recuperate nel mar Mediterraneo. Ma tutte le creazioni del brand sono ispirate all’ecologia: gli abiti sono realizzati con un basso impatto ambientale e l'intera collezione di abbigliamento femminile è composta da fibre naturali e tessuti riciclati da avanzi di produzione. Cotone biologico, lino e lane sono a chilometro zero, recuperati nella capitale e venduti, oltre che online, in uno showroom a Roma. I prezzi degli articoli del marchio arrivano a un massimo di 350 euro per un cappotto di lana e cachemire.

Roberto Di Stefano


Roberto di Stefano
Il marchio di borse e accessori Made in Italy fondato nel 2017 dall’omonimo designer, mette la sostenibilità al centro della propria visione cominciando a scegliere per le proprie creazioni i materiali vegani e cruelty free sviluppati da Desserto, azienda messicana che ha brevettato un innovativo materiale ottenuto dalla pianta del cactus.

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