23 gen 2020
Gimel inaugura lo showroom milanese e vuole rafforzarsi all’estero
23 gen 2020
Nuovo, importante passo nello sviluppo di Gimel, l’azienda pugliese specializzata in kidswear, fondata nel 1977 dai coniugi Melina Giannoccaro e Filippo Piccarreta e acquisita per il 70% da Italglobal Partners nel 2018.

La società ha infatti inaugurato la sua “casa” milanese, uno spazio di oltre 500 mq in centro città, in via Bellini 11, all’interno di Casa Campanini, capolavoro dell’architettura liberty milanese del Novecento e inserita tra i beni culturali della Regione Lombardia. Lo spazio, articolato su due piani, ospiterà gli uffici direzionali e lo showroom, dove saranno presentate le collezioni dei marchi di cui Gimel gestisce la licenza produttiva e distributiva (Elisabetta Franchi la mia bambina, Philosophy di Lorenzo Serafini Kids, Roberto Cavalli Junior) e del brand di proprietà Le Petit Coco.
“Una scelta importante e forte allo stesso tempo che rappresenta il primo passo per accelerare il processo di internazionalizzazione”, ha commentato Alberto Dalena, CEO di Gimel. “La presenza su Milano è infatti uno degli elementi rilevanti della nostra volontà di dare giusta visibilità all’eccellenza produttiva del Made in Italy di qualità, attraverso collezioni ideate e prodotte da Gimel per brand dedicati ai più piccoli, e distribuite a livello mondiale”.

Gimel punta dunque a crescere all’estero, dove realizza il 30% delle vendite, con l’obiettivo di arrivare al 60% entro il 2024. Ad oggi i principali mercati di riferimento, dove l’azienda intende consolidarsi, sono Medio Oriente, Europa, Russia, ex Repubbliche Sovietiche e Giappone, mentre i territori che intende approcciare in modo più deciso sono Portogallo, Germania e UK. La società sta valutando, su tempi più lunghi, anche un rafforzamento in Cina, dove oggi è presente attraverso alcuni clienti direzionali.
Gimel, che ha chiuso il 2018 con un fatturato di 21,2 milioni (+21,4%), ha registrato un leggero calo nel 2019, per via dell’uscita della licenza Versace. Una flessione prevista che non incide sugli obiettivi del business plan, che punta a un giro d’affari di 28 milioni nel 2024.
Presente con i propri prodotti in una 40ina di Paesi, la società, molto impegnata sul fronte sostenibilità, conta 52 risorse dirette ed un indotto produttivo che occupa circa 1.000 persone distribuite in oltre 80 laboratori sul territorio; tutta la produzione avviene in un raggio di 30 km dalla sede di Putignano, in un’ottica di riduzione dell’impatto ambientale.
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