21 nov 2013
Giles Deacon svela la "Washable Collection" creata per P&G
21 nov 2013
Come stare al passo con l’evoluzione sempre più tecnologica della moda e con un consumatore molto esigente? Per guidare la ricerca e lo sviluppo, anticipando i bisogni futuri del cliente, Procter & Gamble ha deciso di avvalersi dell’expertise del mondo della moda e del tessile. La sua divisione "Fabric Care", specializzata nella cura dei vestiti, che comprende marchi come Ariel, Dash, Lenor, Tide o Downy, ha quindi reclutato lo stilista inglese Giles Deacon in qualità di "global fashion consultant", stringendo varie altre partnership con importanti protagonisti della filiera.
Quest’alleanza a 360 gradi con il mondo della moda è stata celebrata giovedì 21 novembre a Milano nel corso di “P&G Future Fabrics”, evento organizzato dal colosso americano per fare il punto sui tessuti e le tendenze del futuro, e il modo in cui renderli fruibili al quotidiano grazie alle nuove tecnologie. Lo stesso evento sarà riproposto il 5 dicembre a New York per il mercato americano.
In quest’occasione Giles Deacon ha svelato la collezione concepita in esclusiva per P&G per essere totalmente lavabile in lavatrice. Una "Washable" capsule collection di 5-6 abiti futuristi di alta moda costruiti con tessuti tecnici forniti dallo specialista svizzero Schoeller, che è stata testata in lavatrice. “Si tratta della prima collezione al 100% lavabile in lavatrice realizzata da un designer. Per ora non sarà commercializzata, ma penso che il concetto abbia molto interessato Giles Deacon che sta pensando ad inserire dei capi di questo genere nella propria collezione”, indica Andres Franco, senior communications manager della divisione Fabric Care.
Tra gli altri partner riuniti a Milano da Procter & Gamble oltre a Giles Deacon: i dirigenti del salone del tessile francese Première Vision, Siegfried Winkelbeiner, CEO del gruppo tessile Schoeller, Louise Wilson, direttrice della scuola di design londinese Central Saint Martins, e gli specialisti in ricerca tessile dell’Institut Français du Textile et de l’Habillement.
"Abbiamo riunito questi esperti per fare il punto sulle tendenze di oggi e sui bisogni del futuro. I vestiti e soprattutto i tessuti sono sempre più complessi, con diversi materiali mescolati. Le persone inoltre hanno nuove esigenze. Vogliono degli abiti che resistano tutto il giorno e che non si rovinino nel tempo. Per noi questo è il punto di partenza di una nuova fase d’innovazione del prodotto in cui vogliamo essere sempre più in contatto con il mondo della moda, l’evoluzione dei tessuti e il nuovo lifestyle del pubblico. Auspichiamo quindi di mantenere i rapporti con questi partner", spiega Andres Franco.
"L’idea di Procter & Gamble è di essere accompagnati nel tempo da un team di esperti per valutare e capire meglio le tendenze del futuro. Questa è una prima tappa", sottolinea Philippe Pasquet, presidente e direttore generale di Première Vision. "Abbiamo dato oggi la nostra visione sull’evoluzione dei tessuti, che sono sempre più futuristi e sensoriali. C’è sempre più sperimentazione in questo comparto, con associazioni di materie inedite e un livello di ricerca che non esisteva prima. Importante inoltre il modo in cui questi tessuti si evolvono per adattarsi al mondo virtuale ed esser maggiormente valorizzati davanti ad uno schermo", analizza la vice fashion director di Première Vision Sabine Le Chatelier.
L’incontro è stato anche l’occasione per P&G di presentare le sue ultime due innovazioni. Un detersivo, “Dash Pods - Tre in uno”, e un ammorbidente di Lenor, che hanno richiesto 8 anni di ricerca e sono dotati di cinquanta brevetti. Il detersivo agisce direttamente sulle fibre attraverso il rilascio controllato di tre particolari enzimi separati tra loro da un sottile film idrosolubile, e riesce a pulire a fondo il capo preservandone la brillantezza. L’ammorbidente permette in particolare al profumo del lavaggio di resistere più a lungo.
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