Adnkronos
19 feb 2020
Gilberto Calzolari: cortocircuito estetico
Adnkronos
19 feb 2020
Lui lo definisce un "cortocircuito estetico" ma il messaggio è più che provocatorio: il sistema sta andando in tilt. E non solo quello legato ai cambiamenti climatici o alle stagioni ma soprattutto la crisi globale che ci spinge sempre a reinventarci.
Per la fall winter 2020-2021 Gilberto Calzolari ha deciso di affrontare questi contrasti di petto. "E una collezione di provocazione”, spiega lo stilista milanese, “e vuole rappresentare il momento che stiamo vivendo. Non solo il climate changement ma anche il tilt legato ai social network, che ostentano vite fake". Per non parlare del sistema produttivo "che crea collezioni che si consumano in fretta e che sono subito 'bruciate'".
Concetto che in passerella si traduce in un guardaroba poliedrico con elementi squisitamente femminili come gonne e maglie sequined, crop top in neoprene abbinati a shorts in pied de poule e abitini dalla silhouette anni 40. Ultramoderna anche la palette: verdi, viola, rossi e turchesi sono intervallati da cromie ed elementi più classici come i burgundy, i neri e le righe bianche e nere mixate a lane maschili recuperate o alla vernice spalmata ora sulle gonne ora sui copricapi. Tutti tessuti realizzati nel segno della sostenibilità, cifra estetica del brand, come le organze e le crepe de chine in seta organica e certificata GOTS.
"Il messaggio che voglio mandare è quello di non fare sprechi”, sottolinea il creativo. “Questa collezione è ecologica a 360 gradi". In pedana fake fur, vinili e neopreni recuperati e rasi semilucidi di poliestere riciclato da bottiglie pet lasciano spazio a tessuti sostenibili e di stock di magazzino, tessuti 'dimenticati' che lo stilista ha recuperato e reinventato per questa collezione. Non manca l'upcycling di materiali insoliti, come di consueto nelle passerelle Calzolari: stavolta sono ombrelli rotti, che lo stilista ha recuperato e trasformato in abiti e gonne con la stampa del Duomo. Un omaggio, spiega Calzolari, "a una città che mi ha dato tante soddisfazioni e volevo ringraziare Milano per questo. Perché l'ombrello? Ci serve per ripararci dal sistema che sta andando in tilt".
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