Giardini di seta: una mostra per celebrare l'arte serica comasca

Ci sono i disegni di Ken Scott e Versace, Gianfranco Ferrè e Yves Saint Laurent, i nomi top della moda internazionale che hanno scelto la seta comasca per le loro creazioni nella mostra organizzata tra Villa Sucota (Como) e Villa Bernasconi (Cernobbio). Filo conduttore il tema floreale. Si intitola infatti 'Giardini di seta.

Tessuti, abiti e botanica del territorio lariano' la rassegna che apre l'11 luglio per concludersi il prossimo 11 ottobre, a cura di Margherita Rosina e Francina Chiara. Tra gli 'autori' anche Jenny Jackham che ha disegnato l'abito indossato da Kate Middleton per la nascita della figlia.

I tessuti floreali provenienti dalle collezioni della Fondazione Antonio Ratti, da importanti collezioni private e dagli archivi storici delle industrie seriche lariane verranno esposti lungo un percorso suddiviso in “stanze” tematiche; nella prima parte di mostra vi saranno sete barocche lionesi in cui si intrecciano fiori e elementi architettonici, aerei taffetas decorati con tralci di rose o di bacche, cotoni per arredamento con realistici trionfi floreali della seconda metà dell’Ottocento.

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La seconda parte della mostra è invece dedicata ai tessuti del Novecento, secolo che segna lo sviluppo delle seterie comasche, fornitrici dell’Alta Moda e del prêt à porter italiano e francese.

Nelle sezioni saranno in mostra stoffe con temi legati ai prodotti dell’orto o decorate con erbe officinali, mentre un intero salone presenterà abiti e tessuti ispirati alle rose, uno dei più amati dalla decorazione tessile di ogni epoca. Ai tessuti saranno accostati abiti collegati al tema, che per la parte novecentesca sono stati scelti per rappresentare l’Alta Moda italiana, da Biki a Capucci, Ferré, Valentino, l’Haute Couture parigina con Dior e Yves Saint Laurent, e il prêt à porter internazionale con Ken Scott e Leonard.

Per la prima volta sarà presentata al pubblico una selezione di tavole dall’erbario Fabani: una straordinaria collezione di circa 3000 tavole di erbe e piante raccolte a cavallo tra Otto e Novecento da Giuseppe Fabani, medico condotto di Cernobbio.