14 feb 2019
Giano cresce del 20% e valuta possibili acquisizioni
14 feb 2019
Giano, storico calzaturificio marchigiano di Torre San Patrizio, in provincia di Fermo, ha chiuso il 2018 con un fatturato di 13,5 milioni di euro, in crescita del 20%, dopo un 2017 anch’esso in aumento. Il segreto di questo successo? La specializzazione nella gestione dei marchi, secondo Enrico Paniccià, AD dell’azienda e nipote del fondatore Umberto Intorbida.
“Abbiamo accordi di licenza produttiva e distributiva con La Martina e Harmont & Blaine, mentre con Woolrich abbiamo creato nel 2017 una joint venture, la Woolrich Footwear, di cui sono AD, per la volontà dell’azienda di spingere maggiormente le calzature del brand”, ha spiegato a FashionNetwork.com Paniccià. “La Martina è il marchio che ha performato meglio, ma anche Woolrich e Harmont & Blaine stanno andando bene”.
Per Giano il 2019 sarà un “anno di consolidamento ma con un occhio alla crescita”, ha svelato l’imprenditore, “stiamo valutando nuovi progetti, licenze, partnership o anche acquisizioni di marchi, che strizzino l’occhio ai giovani; pensiamo ovviamente all’universo delle sneaker. Comunque, dopo una significativa contrazione dei consumi nel 2018, per quest’anno confermare i numeri dell’anno scorso sarà già un successo”.
Il core business dell’azienda sono le collezioni uomo, ma Giano realizza anche le linee donna di La Martina e Woolrich. “Non pensiamo la bambino, è un settore complesso che lasciamo agli specialisti”, prosegue Paniccià. “In futuro, invece, ci potrebbe essere un Giano store con tutti i brand gestiti, magari quando amplieremo ulteriormente il portfolio. Per il momento ci concentriamo sul fare bene quello che sappiamo fare, creando prodotti di qualità e che facciano emozionare il cliente quando li indossa”.
Giano realizza il proprio giro d’affari per il 40% all’estero, in particolare in Europa, con Germania in testa, e Medio Oriente.
“Ci siamo strutturati molto negli ultimi anni, attraverso l’innovazione tecnologica, l’inserimento di risorse giovani e preparate e i programmi di formazione. Mettiamo il benessere al primo posto. Siamo un’azienda molto vicina al territorio, con sponsorizzazioni culturali e benefiche. Sono ad esempio Presidente della onlus Mus-e, che si occupa dell’integrazione dei bambini stranieri nella scuola primaria. Inoltre, siamo vicini alle istituzioni che hanno bisogno di investimenti privati, dove quelli pubblici non arrivano”.
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