4 lug 2022
Gianni Lupo fa il suo ingresso in Spagna, Portogallo e Austria e punta sul denim green
4 lug 2022
Gianni Lupo, brand toscano di menswear fondato nel 2013 da Gianni Jia, che ne è anche lo stilista, spinge sull’espansione all’estero, dove oggi conta circa 250 rivenditori, senza dimenticare lo sviluppo online tramite i principali marketplace.
“In Italia siamo distribuiti in modo capillare: oltre al nostro flagship store di Firenze, contiamo su un network di circa 500 negozi multimarca. Ora vogliamo crescere all’estero, dove siamo già ben posizionati in Grecia, procedendo però in modo graduale e con cautela, per individuare i partner più indicati per il nostro brand”, ha spiegato a FashionNetwork.com Paolo Ying, Direttore Commerciale di Gianni Lupo. “Abbiamo attivato una rete vendita di cinque agenti in Spagna, e stiamo approcciando Portogallo e Austria. Sul fronte online, stiamo lavorando con marketplace come Amazon, Zalando e il sito canadese Simons, che stanno dando un impulso molto importante al nostro progetto di internazionalizzazione. Abbiamo anche il nostro e-commerce, gestito in ottica di supporto al wholesale”.
L’azienda, che crede e investe molto nello sviluppo tecnologico, durante la pandemia ha anche implementato una app b-to-b di comunicazione e acquisto per continuare a dialogare con i propri rivenditori, seppur a distanza: “Dopo qualche reticenza iniziale da parte di qualche cliente, è stata accolta con favore e tuttora sta funzionando molto bene”, precisa Ying.
Nato come fast fashion, dalla PE 2020 Gianni Lupo ha cambiato la propria strategia commerciale adottando le stagionalità della moda, con collezioni da 300/350 capi a stagione arricchite da capsule tematiche come quelle sviluppate per la PE 2023 sui temi “African Folk”, con stampe animalier sulle camicie, e “Varsity”, dal gusto college reinterpretato però in chiave street style. Ad ogni stagione, inoltre, propone la capsule minimal “Double Label”, pensata per l’uomo che ricerca un look basic chic e caratterizzata da volumi oversize, pantaloni cropped con pence, completi monocromatici sia in felpa che in maglia, tessuti tecnici di qualità e colori naturali. I prezzi medi del brand vanno da 14.90 a 29.90 euro le t-shirt e da 49 a 79 euro i pantaloni.
Il tema centrale della collezione invernale AI 2022-23 è quello dell’Urban Hiking, ovvero l’abbigliamento tecnico utilizzato nella quotidianità urbana con l’obiettivo di offrire comfort e praticità. Nella collezione spiccano piumini tecnici, piumini 100 grammi, shackets trapuntate, volumi oversize e abbinamenti layered. I colori e le fantasie hanno le tonalità accese tipiche dell’abbigliamento tecnico, dal viola al giallo, fino a una palette di colori militari.
“Proponiamo un total look completo, con anche molti capispalla e abiti; in particolare in questo periodo la cerimonia sta tornando in modo importante”, prosegue Ying. “In tema sostenibilità, per la PE 2023 abbiamo sviluppato una capsule collection di jeans, da sempre la nostra specializzazione, utilizzando la fibra Repreve, proveniente dal riciclo delle bottiglie di plastica e brevettata dall’azienda americana Unifi: per ogni paio di jeans vengono riciclate sette bottiglie e vorremmo iniziare a utilizzare questa fibra anche per altre tipologie di prodotti. Inoltre, sempre in ottica sostenibile, stiamo lavorando a un progetto che prevede la realizzazione di collezioni on demand, in modo da ridurre la sovra produzione”.
Gianni Lupo, la cui produzione avviene in parte in Italia e in parte in Cina sotto la supervisione dell’azienda, prevede di chiudere il 2022 con un fatturato di 8 milioni di euro, in salita del 50% e in linea con i livelli del 2019, per arrivare a circa 10/12 milioni nel 2023: “Durante la pandemia siamo andati incontro ai rivenditori per quanto riguarda i pagamenti e abbiamo razionalizzato la gestione e le collezioni”, conclude Ying. “Questa strategia fortunatamente ci ha premiato”.
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