Gherardo Felloni e la sua cinematografica collezione AI 2021 per Roger Vivier
“L’ho capito negli ultimi anni: tutti reagiscono a cose sincere. Quando fai qualcosa in cui credi davvero, e non solo per motivi commerciali, la gente risponde. È una linea davvero sottilissima, ma la gente lo sa capire”, sostiene il direttore artistico di Roger Vivier, Gherardo Felloni, spiegando il suo nuovo e provocatorio video della collezione che ha disegnato per il famoso marchio di scarpe.
Felloni ha chiamato il suo filmino sulle calzature 'Do We Show?’ (‘Sfiliamo?’), una riflessione su uno show che non si svolge mai, e un commento sociale satirico su ciò che sta accadendo nella moda e nel lusso da quando è iniziata la pandemia.
“Volevo fare un riferimento alla situazione del Covid, ma con umorismo, siccome non sono un politico. Ancora nessuno nel nostro mondo ha davvero fatto un commento sul Covid”, ha sostenuto Felloni.
Così, lo show inizia con cinque sosia di altrettante icone - Marilyn Monroe, Marlene Dietrich, Josephine Baker, Grace Kelly e Edith Piaf, che proprio non riesce a cantare. Cinque fanatiche della moda appollaiate su poltrone in stile Luigi XVI con cuscini rosa. Per Josephine stivaletti coperti di paillette; per Marilyn pantofole coi tacchi diamantate.
“Punta quelle fottute luci su di me”, urla Marilyn; mentre la Dietrich, con la sigaretta in mano, guarda in basso, oltre il suo pronunciato naso teutonico, fino ai suoi stivali da dominatrice di pelle nera lucida con tacchi a spillo, di cui Roger Vivier è considerato l’inventore. Tutte in attesa di fronte a un palcoscenico rosa arredato solamente con due vasi di terracotta giganti pieni di fiori rossi, piume e altre decorazioni. Poi tutte gradualmente vi salgono barcollando e, beh, muoiono.
“Potreste farlo ancora, ma un po' più reale?”, è la richiesta del regista, interpretato dal barbuto Felloni, nato ad Arezzo, città che ha dato i natali ad artisti come Petrarca, Michelangelo e Vasari.

Ognuna di queste stelle è legata alla maison; la Dietrich era una grande amica di Roger Vivier, che ha disegnato una speciale calzatura da ballo diamanté coi tacchi chiamandola proprio “Marlene”. Era anche un buon amico di Edith; da adolescente, Vivier era andato a vedere la Baker esibirsi a Parigi, e ha più volte calzato i piedi della Monroe. Mentre il personaggio che interpreta Grace Kelly, nella vita reale una sua grandissima e costante cliente, indossa scarpe gialle con tacco alto, elementi floreali applicati e punta squadrata.
“Perché muoiono? Perché se sei un performer e non hai un pubblico è come morire, no?”, ridacchia Felloni, vestito di nero con al collo un cammeo pendente raffigurante Ercole di fine XIX secolo.
Il risultato è stato una collezione ricca nelle proporzioni ed impeccabile: stivali di raso con tacchi borchiati blu elettrico; stivali in pelle verniciata con la firma della casa - la grande fibbia rettangolare. E ancora sensazionali stivaletti di nylon e tulle con lacci e cristalli e decorati con piume di gallo.
Per il giorno, stivali da motociclista dalle suole spesse in stile brothel creeper e fibbie laterali rettangolari, che aggiungevano un tocco di realtà. Come faceva la nuova versione di clutch della casa, con il nome del marchio impresso in rilievo sul retro.
Per la presentazione, Felloni ha sviluppato sette ‘quadri’, abbinando ognuno di essi al footwear e mostrandoli tutti davanti a sipari di satin rosa. Voluminosi completi e abiti New Look con un tocco personale; altri concept realizzati in denim o canvas.

Dopo aver studiato biologia all’università, Felloni, illustratore dotato, ha cominciato a disegnare per l’azienda di scarpe del padre, prima di lavorare per Prada e Miu Miu, e trascorrere più di quattro anni da Dior, a cavallo tra i periodi di John Galliano e Raf Simons.
“Una volta Patrizio Bertelli mi disse che dovevo disegnare 100 paia di scarpe per il giorno dopo. Così, il giorno seguente, alle 11 precise, gli ho presentato 115 schizzi, e gli ho detto, 'Prendi questi!”, sogghigna orgoglioso Felloni.
Il designer toscano è approdato da Roger Vivier (di proprietà del gruppo Tod’s del miliardario marchigiano del lusso Diego Della Valle) nel 2018, andando a sviluppare uno stile opulento che fa continuamente riferimento alle forme innovative della griffe. Per Felloni, il DNA del marchio è chiaro, uno stretto legame con il cinema e le stelle dei film.
“I tacchi a spillo e le forme di Roger Vivier non sono mai banali, perché lavora su forme pure. Ma ciò che è cruciale qui è il savoir-faire. Era un designer geniale, ma anche molto preparato tecnicamente. E la rarità! Non è un marchio che vende milioni di paia di scarpe, ma è raro. Qui puoi trovare qualcosa che non trovi in altre boutique, un qualcosa che Diego Della Valle incoraggia sempre”, puntualizza Gherardo Felloni.
Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.