8 giu 2020
Ghd cresce a doppia cifra e punta su digital marketing, servizi e vendita retail
8 giu 2020
Nei mesi di lockdown Ghd, brand leader dell’hairstyling nel segmento fashion di alta gamma, fondato nel 2001 nello Yorkshire (UK), ha spinto l’acceleratore sulle proprie strategie di marketing digitale, continuando a investire sui social network, triplicando le collaborazioni con le influencer e arrivando a quadruplicare i contatti avuti attraverso le diverse campagne.

“Oggi il nostro account Instagram ha 400.000 follower; quando sono arrivato in azienda, nell’ottobre del 2017, erano 75.000”, ha spiegato a FashionNetwork.com Stefano Filipazzi, Managing Director di Ghd Italia. “Puntiamo molto sulla nostra capacità di interagire con le clienti: in Italia realizziamo numerosi tutorial sull’utilizzo dei nostri prodotti, molto apprezzati dalle clienti, e collaboriamo con decine di influencer di alto profilo che credono nel nostro brand, una su tutte Chiara Ferragni”.
La tecnologia dei prodotti Ghd è sviluppata nel laboratorio di ricerca della società a Cambridge; si tratta di tecnologie molto sofisticate, con nel caso della Styler Platinum Plus, il cui software interno è in grado di regolare la potenza e la temperatura necessarie in base al tipo di capello, attraverso 250 rivelazioni al secondo, per mantenere costante la temperatura di 185°. “Uno dei nostri punti di forza è la capacità di realizzare prodotti per l’hairstyling che non rovinino i capelli, come spesso succede con le temperature elevate, ma anzi li rendono più luminosi e belli”, precisa il manager.

Un altro asset di crescita su cui Ghd sta investendo molto è la collaborazione con i saloni professionali, core business dell’azienda, anche in ottica retail. “La vendita di prodotti professionali in salone è un canale ancora molto poco sviluppato. Pensiamo che il settore uscirà molto cambiato dall’emergenza che abbiamo vissuto, la frequentazione nei saloni potrebbe ridursi, quindi la rivendita di prodotti diventerà un ambito di business molto importante, anche nell’ottica di rafforzare il legame con le clienti”, prosegue Filipazzi. “Ghd è sempre stato un brand votato al sell out, stiamo lavorando per creare opportunità di business aggiuntive per i nostri parrucchieri. Facciamo anche molta formazione e accanto a quella classica, in presenza, stiamo lanciando nuovi format digitali attraverso percorsi di e-learning. Riteniamo che nel prossimo futuro i saloni dovranno aggiornarsi molto in quest’ambito, alcuni già lo stanno facendo ad esempio con il booking digitale per fissare gli appuntamenti”.
Tra i vari progetti messi in campo da Ghd sul fronte digital, ad esempio, l’imminente lancio di una app che consentirà ai saloni di interagire in modo più diretto e professionale con le clienti, condividendo contenuti, foto e storie.
Come molti brand di vari settori, anche Ghd ha registrato nei mesi di lockdown una crescita a doppia cifra del proprio e-commerce, anche se quest’ultimo non rappresenta una priorità per l’azienda, come spiega Filipazzi: “Il nostro è più un sito ‘vetrina’, in cui le clienti possono trovare una panoramica a 360° dell’azienda, informarsi sui vari prodotti e seguire tutorial su come usarli al meglio”.

Tra gli altri progetti previsti per i prossimi mesi, il lancio a settembre di un nuovo prodotto di styling, su cui l’azienda mantiene però ancora il massimo riserbo. Saranno implementati anche nuovi servizi dedicati ai clienti principali (in Italia, circa 1.000/1.500 saloni dei 10.000 in cui il marchio è presente) come la possibilità di personalizzare con frasi a scelta i prodotti venduti alle clienti (già testata con successo sul sito), o ancora l’iniziativa “Experience your style”, che offrirà un tutorial gratuito in salone alle clienti che acquisteranno un prodotto Ghd.
Ghd, dal 2016 parte del colosso americano del beauty Coty e recentemente acquisita per il 60% dal fondo statunitense KKR, è cresciuta a doppia cifra negli ultimi tre anni, sia a livello globale che in Italia, mercato che ha registrato uno sviluppo superiore agli altri Paesi europei. Il mercato principale è quello inglese, seguito in Europa, oltre che dall’Italia, da Germania, Francia e Spagna. Il brand registra inoltre una buona presenza negli Stati Uniti, in Asia (soprattutto Cina e Hong Kong) e Australia.
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