18 apr 2023
Gessi tra “haute culture” e haute couture
18 apr 2023
Gessi, specialista negli oggetti di arredo per il bagno, la cucina, il wellness privato e pubblico, presenta in occasione della Milano Design Week il suo nuovo concept che riassume nel neologismo “haute culture”, che con un richiamo alla haute couture avvicina l’universo in cui il brand opera a quello dell’alta moda e della sua artigianalità e creatività.
Un nuovo concetto attraverso il quale Gessi intende sintetizzare il proprio percorso volto a perseguire l’eccellenza nel design, nella ricerca, nella manifattura e che mette in mostra presentando due nuove speciali collezioni nel doppio appuntamento durante la settimana milanese dedicata al design, sia in fiera al Salone del Mobile che presso la propria dimora meneghina, Casa Gessi, in via Manzoni 16A.

“Casa Gessi è il luogo dove presentiamo il nostro universo, non vendiamo ma facciamo sognare. Oggi ne abbiamo una decina nel mondo e tutte sono state aperte in location molto particolari: quella di Milano, che con i suoi tre piani e il giardino arriva a circa 2.000 metri quadrati, era un cinema; a Londra, aperta durante la pandemia, siamo all’interno di vecchie carceri a Clerkenwell, nel design district; a Singapore siamo in una magnifica casa coloniale in Ocean Drive”, racconta a FashionNetwork.com Diego Romano, Direttore Commerciale di Gessi. “La prossima Casa Gessi sarà aperta tra settembre e ottobre di quest’anno a New York: un intero palazzo di quattro piani nel quartiere di SoHo. Nei prossimi anni vorremmo inaugurarne altre in città come Parigi, Amsterdam e Madrid, ma dobbiamo prima trovare le location adatte”.
Oltre alle diverse Casa Gessi, l’azienda, che opera in oltre 80 Paesi nel mondo, dispone di 12 filiali a livello globale e di una rete di showroom affiliati nelle principali capitali. “Dei nostri oltre 800 dipendenti, che sono raddoppiati negli ultimi tre/quattro anni, 200 sono dedicati alla vendita. Dialoghiamo con moltissimi architetti e designer di tutto il mondo e grazie alla nostra rete commerciale riusciamo a dare un servizio completo, dall’ideazione del progetto al post vendita”, precisa Romano. “Circa due terzi del team di vendita è dedicato al settore contract, che oggi rappresenta per noi il 35% del giro d’affari totale e sta crescendo molto; copriamo tutti gli hub globali: Tokyo, Shanghai, Singapore, Kuala Lumpur, Bangkok”.
La sede principale di Gessi è a Serravalle Sesia ed è situata all’interno di un’oasi naturale di 800 mila metri quadrati denominata Parco Gessi. “Abbiamo già iniziato i lavori per raddoppiare il nostro sito produttivo, con altri 15.000 metri quadrati di stabilimenti, mentre a Fara, poco distante dall’azienda, sorgerà un polo logistico di 30.000 metri quadrati”, aggiunge il manager. “La nostra sede è altamente sostenibile. Da sempre siamo attenti alla responsabilità sociale e ambientale ed abbiamo recentemente pubblicato il secondo bilancio di sostenibilità, che ci consente di lavorare nelle più belle residenze e hospitality del mondo”.

La haute culture di Gessi si concretizza in due nuove collezioni, ispirate al concetto di private wellness. La linea Jacqueline è una collezione gioiello, preziosa ma al contempo confortevole e naturale, grazie alla scelta di utilizzare un materiale mai applicato prima d’ora nell’arredo bagno: il bambù. Le radici cave del bambù vengono selezionate ad una ad una, per diametro e passo fra i nodi, al fine di adattarle con la massima naturalezza alla creazione di miscelatori e complementi di arredo per il bagno e lo spazio wellness. Ogni elemento della collezione è realizzato a mano, con una lavorazione così innovativa e specializzata da essere un vero e proprio brevetto di invenzione di Gessi.
La linea Perle si ispira alla forma più perfetta e rara presente in natura, la sfera, e utilizza nelle proprie creazioni i migliori materiali del made in Italy: dal vetro di Murano al marmo lavorato a mano, dai materiali sintetici ripresi dai bijoux e dagli accessori moda alle pietre semi-preziose, fino ai metalli propri dell’industria manifatturiera. Le sfere, sempre diverse, vengono esaltate da un vero e proprio piedistallo, dalle linee geometriche ispirate a diverse correnti del design italiano.

“Abbiamo lavorato molto per dare una nuova idea della stanza da bagno, di cui spesso si parla solo in termini di funzionalità. Per noi è la stanza più intima della casa, l’unica in cui ci si chiude a chiave, è il luogo più prezioso ed emozionale, quasi terapeutico”, sottolinea Romano. “Siamo leader anche nel mondo della cucina e la nostra caratteristica è quella di portare l’acqua anche in stanze insolite, come la camera da letto e il living. Inoltre, circa un anno e mezzo fa abbiamo lanciato una collezione outdoor, per i giardini e i terrazzi”.
Un impegno su vari fronti che sta dando i suoi frutti, visto che Gessi cresce a ritmi sostenuti ormai da diversi anni. “Siamo una delle aziende più giovani del settore, ma in questi 30 anni siamo cresciuti in fretta e siamo diventati rapidamente internazionali. Oggi l’estero rappresenta circa l’80% del nostro fatturato, con in testa Paesi come Germania e Svizzera”, conclude il manager. “Abbiamo chiuso il 2021 con un fatturato superiore ai 150 milioni di euro, in salita del 37% sul 2020, che già si era chiuso con un +40%. Per il 2023 vogliamo mantenere una crescita a doppia cifra, anche perché abbiamo piani industriali ambiziosi”.
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