7 ago 2020
Geox: primo semestre a -39%, ma l’e-commerce vola a +40%
7 ago 2020
Nel primo semestre del 2020, marchiato dalla pandemia di coronavirus, il gruppo Geox ha registrato ricavi pari a 243,6 milioni di euro, in calo del -39% rispetto all’anno precedente, a causa soprattutto della chiusura temporanea dei negozi. Una flessione parzialmente compensata dall’e-commerce, cresciuto in media del 40%, con picchi del +102% ad aprile e del +167% a maggio.
“I primi sei mesi del 2020 confermano una situazione patrimoniale e finanziaria solida nonostante la complessità dello scenario attuale ed evidenziano un calo dei ricavi che riflette sostanzialmente la percentuale di negozi rimasti temporaneamente chiusi nel periodo di lock-down e che risulta comunque più contenuto rispetto alle nostre attese iniziali, grazie ad una migliore performance dei negozi fisici alla riapertura, al forte miglioramento del tasso di conversione e agli ottimi risultati del canale on-line”, ha commentato Mario Moretti Polegato, Presidente e fondatore di Geox.
Per quanto riguarda gli altri canali distributivi, il wholesale, che rappresenta il 49,8% del fatturato totale, è sceso a 121,4 milioni di euro (-34,6% a cambi correnti), mentre il franchising si è attestato a 17,8 milioni, in calo del -53%. Infine, i ricavi dei negozi a gestione diretta (42,8% del totale) sono stati pari a 104,4 milioni di euro, in flessione del -40,6%.
Come si sono comportati i diversi mercati? L’Italia, che rappresenta il 24,6% del giro d’affari del gruppo, ha conosciuto un decremento del -48,5%, superiore a quello registrato dall’Europa (46,7% del totale), che ha generato ricavi pari a 113,8 milioni (-34,9%). Il Nord America ha raggiunto un fatturato di 11,8 milioni di euro, in calo del -46,6% e nel resto del mondo la flessione è stata mediamente del -32,7%.
Infine, analizzando le performance delle diverse categorie merceologiche, la calzature, core business dell’azienda con il 90,5% dei ricavi, sono scese del -39,5% a 220,5 milioni e l’abbigliamento del -34,3%, a 23,1 milioni di euro.
“Durante il lock-down abbiamo continuato a investire nelle posizioni di maggior pregio, con il restyling di molti negozi tra i quali quelli di Venezia, Verona, Catania, Firenze, Torino, Bolzano, Budapest, Barcellona, Parigi, Tolosa ed Hong Kong”, ha aggiunto Moretti Polegato. “Le vendite sono in progressivo recupero e finalmente vediamo qualche settimana con segno positivo in molti Paesi come Austria, Germania, Francia, Cina, ed Est Europa. Altri Paesi sono invece penalizzati dal posticipo dei saldi estivi, dalla mancanza di traffico o da recrudescenze del contagio, come ad Hong Kong”.
Al 30 giugno 2020 il numero totale dei “Geox Shops” era pari a 936, di cui 450 a gestione diretta; nel periodo sono stati aperti 13 nuovi negozi e ne sono stati chiusi 51, in linea con i programmi dell’azienda.
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