19 gen 2023
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Gensami: il brand per tutta la famiglia che vuole portare i valori dell’Italia nel mondo
19 gen 2023
Oltre a marchi già noti, Pitti Bimbo 96 offre anche l’occasione di scoprire nuove perle nel panorama del kidswear, e non solo. Come nel caso di Gensami, il brand pensato per tutta la famiglia (uomo, donna, bimbi e persino pets), che ha come obiettivo principale quello di trasmettere i valori dell’amore e dei legami tra le persone.
“L’idea è nata quattro anni e mezzo fa, quando sono rimasta incinta e mi sono resa conto che mancava sul mercato, ad ogni livello di posizionamento, brand che offrissero un prodotto di alta qualità con un forte significato simbolico ad un prezzo accessibile. Abbiamo lavorato per più di tre anni alla progettazione; in questo senso, la pandemia ci ha dato la possibilità di concentrarci sul prodotto e sui dettagli”, racconta a FashionNetwork.com Miruna Gheordunescu, CEO e co-founder del brand insieme al marito Andre Costache. “Siamo rumeni ma viviamo da tanti anni in Italia, perché ci siamo innamorati di questo Paese e dei suoi valori, soprattutto quelli legati alla famiglia. Il nome Gensami deriva dalla parola latina gens, che significa gente ma nell’antica Roma identificava le comunità con interessi comuni, e dal verbo amare: quindi, la famiglia che si ama, e non solo quella di sangue, ma una famiglia allargata, che comprenda tutti gli affetti, anche gli animali domestici”.
Gensami propone quindi collezioni bimbi, donna, uomo e persino pets, accomunate da un “fil jaune”: un sottile filo giallo che si ritrova su tutti i capi, spesso sul braccio sinistro, vicino al cuore. “Un raggio di sole che simboleggia il ruolo delle persone a noi care, il calore che portano nella nostra vita”, spiega l’imprenditrice. “Volevo produrre capi che ricordino per sempre il momento e la persona che ce li ha regalati”.
L’azienda, che ha sede a Milano, si avvale per la produzione di partner dislocati sul territorio italiano. “Ci siamo affidati a laboratori che lavorano per le più grandi griffe e che si sono innamorati del nostro progetto. Siamo partiti dalla maglieria, dove la nostra caratteristica è l’utilizzo combinato di fibre pregiate come il cashmere, l’alpaca e la seta, ma ora stiamo ampliandoci al total look e all’esplorazione di nuovi materiali, come lini e cotoni”, prosegue Gheordunescu. “Siamo alla terza collezione completa per il bambino, mentre per la donna presenteremo a breve la prima linea di total look, ispirata a Gio Ponti. Per il futuro, ci piacerebbe diventare un marchio di lifestyle, più che di moda, aprendoci ad altre categorie, come i profumi e i gioielli”.
Attualmente Gensami è distribuito all’interno di 10 negozi multibrand luxury childrenswear in Veneto, Campania, Marche e Lazio e dispone di un e-commerce che consegna in 48 ore in tutta Italia, Europa e Stati Uniti. “Dalla prossima stagione saremo in Rinascente Duomo con un corner bambino e, se la campagna vendite andrà come speriamo, anche nelle boutique donna con la nuova collezione”, ci anticipa Gheordunescu. “Pitti Bimbo ci ha dato la possibilità di approcciare anche l’estero, in particolare Giappone, Russia, Emirati Arabi, Arabia Saudita e Inghilterra. Pensiamo anche al primo monomarca, magari partendo da una località di montagna in linea con il nostro posizionamento; prima di approdare su una piazza come Milano, infatti, vogliamo essere ben strutturati”.
Gli obiettivi principali di Gensami per il 2023 non sono in termini di fatturato ma di posizionamento e distribuzione. Nel prossimo triennio Il brand si propone di consolidare la sua presenza sul territorio italiano e puntare su Europa, Russia, Emirati Arabi e Stati Uniti.
“La nostra strategia è di offrire un prodotto di altissima qualità a un prezzo accessibile: i maglioni, ad esempio, vanno da 300 euro fino a 650 euro per il nostro top di gamma, che presenta tre lavorazioni e tre filati diversi”, conclude l’imprenditrice. “Gli obiettivi da business plan sono di superare i 5 milioni di euro in quattro anni, distribuendo sui principali mercati europei, e di raggiungere i 30 milioni nell’arco di 8 anni, grazie all’ingresso di investitori interessati al progetto”.
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