Gas chiede il concordato in bianco e avvia il rinnovamento aziendale

Il marchio veneto di abbigliamento in denim per uomo, donna e bambino che fa capo al Gruppo Grotto ha chiesto l’ammissione alla procedura di concordato preventivo in bianco, mentre contemporaneamente è impegnato nella finalizzazione di un nuovo piano industriale.

In un comunicato la società ha confermato “l'interesse di alcuni investitori a entrare nel gruppo” che sostengano il suo progetto di rilancio. Una fase curata da Deloitte, scelto per rivestire il ruolo di advisor finanziario. Il Gruppo Grotto ha poi definito il concordato in bianco uno “strumento necessario per preservare in un contesto protetto la continuità e garantire la normale prosecuzione dell'attività”.

Nella nota, l’azienda indica che punterà a riorganizzare il business, privilegiandone gli aspetti che offrono più redditività, e naturalmente a razionalizzarne i costi.

Secondo il Consiglio d’Amministrazione del Gruppo Grotto, citato nel comunicato: “Il piano industriale metterà in evidenza la capacità del gruppo di superare l’attuale stato di temporanea tensione finanziaria”.

Il brand Gas, fondato nel 1984 dal Gruppo Grotto di Chiuppano (VI), attivo dagli anni ’70 e da sempre focalizzato sul jeans, secondo le ultime cifre disponibili dispone oggi di flagship store a Venezia, Budapest, Mumbai e Delhi, oltre a 151 negozi monobrand. A livello wholesale, Gas è presente in circa 800 punti vendita in Italia e 700 all’estero. Il logo del brand, un doppio arcobaleno, trae origine dalla visione di questo fenomeno naturale che il suo fondatore e oggi presidente (Claudio Grotto) ebbe personalmente durante un viaggio in Sudafrica, a Città del Capo.

Gas chiede il concordato in bianco e avvia il rinnovamento aziendale

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